Usare le mani per creare e modellare la materia ma anche per imparare sul campo un mestiere che consenta di uscire dal proprio guscio. Questo si propone il progetto "Verso l'Età
Usare le mani per creare e modellare la materia ma anche per imparare sul campo un mestiere che consenta di uscire dal proprio guscio. Questo si propone il progetto "Verso l'Età Adulta", ideato dall'associazione A.M.A. (Associazione Missione Autismo) di Asti che dallo scorso 5 gennaio ha attivato una serie di laboratori artigianali e di preparazione alla coltivazione dell'orto rivolti ai ragazzi autistici della provincia. I protagonisti, per il momento, sono 10 ragazzi tra i 13 e 20 anni che, insieme ad un team di educatori e psicologi, saranno impegnati in un attivo "doposcuola" in cui imparare la lavorazione del legno e dell'argilla, il decoupage ma anche le prime tecniche di coltivazione e semina.
Il progetto, realizzato con il contributo della Fondazione CRTorino attraverso il Bando "VivoMeglio 2015", è stato pensato dall'associazioneinsieme alla Cooperativa Vedogiovane e ad una rete di cui fanno parte il Comune di Asti e diverse scuole della Provincia. «Il nostro obiettivo è quello di potenziare l'intervento socializzante e abilitativo su ragazzi affetti da autismo. Riteniamo, infatti, che il processo di abilitazione non abbia mai termine e che, proprio nell'adolescenza, questi ragazzi possano raggiungere autonomie, abilità e competenze che li sostengano nell'inserimento sociale e, ove possibile, anche a livello lavorativo» chiosa Paola Bombaci, presidente provinciale di A.M.A. Come spiegano dall'associazione questo sarà il primo step di una progettazione che accompagnerà i ragazzi nella crescita al fine di costruire una realtà occupazionale e non assistenziale. Parlando di ragazzi affetti da autismo la parola d'ordine è dunque chiara: interazione.
«Vogliamo stimolare costantemente i nostri figli ad interagire con gli altri, a superare le barriere comunicative ? continua Paola Bombaci – Con questi laboratori sarà possibile per loro entrare in contatto con altre persone e allo stesso tempo dovranno lavorare su programmi abilitanti importanti che mirano all'acquisizione di un'autonomia personale da applicare alla vita quotidiana». Non solo laboratori artistici, però, perché i ragazzi coinvolti nel progetto dovranno anche tagliare, incollare, scrivere e portare a termine lavori di catalogazione. Altri ragazzi saranno invece seguiti a domicilio dagli educatori che supportano le famiglie in difficoltà di gestione. Infine, la parte più innovativa del progetto.
Come spiega la presidente, «sono previsti laboratori nella sede del Trovamici di Via Monti e nell'orto che il Comune ha dato all'associazione. In questo spazio i ragazzi metteranno in gioco le loro abilità, cercheranno di superare le loro barriere sensoriali e comunicative attraverso strategie adeguate e acquisiranno nuove competenze». Ad affiancare i ragazzi saranno educatori della Cooperativa Vedogiovane, collaboratori di A.M.A. e volontari, anche ragazzi coetanei. Un bel progetto di inclusione per la realtà astigiana, dove si contano almeno 90 casi accertati di autismo. Si calcola che in Piemonte, come in altre realtà italiane, la patologia nelle sue diverse forme interessi 1 soggetto ogni 150, in età minorile.
Lucia Pignari