Mentre il centrosinistra “allargato” cerca di trovare una quadra su un programma condiviso, per poi identificare un candidato unico a sindaco in vista delle prossime elezioni amministrative, nel 2022, il centrodestra ha iniziato a contare le forze in campo con l’obiettivo di tornare al voto compatto per la riconferma del sindaco Rasero. L’attuale maggioranza di governo cittadino deve vedersela con alcune incognite che, secondo voci di Palazzo civico, si rincorrono da tempo e vedono la Lega ancora in forse rispetto ad un sostegno tout court a Rasero. Pare che il nome dell’attuale primo cittadino sia stato oggetto di una prima riflessione tra i vertici regionali del Carroccio e non sono mancati dubbi a riguardo di una sua possibile ricandidatura. In realtà Rasero non ha mai nascosto che il suo programma di governo è spalmato su dieci anni e ha tutta l’intenzione di ripresentarsi agli elettori per continuare, o completare, il progetto sulla città.
«Credo che bisognerà aspettare settembre per verificare quello che non funziona e ciò che ha funzionato e da lì capire se sarà possibile esprimere un gruppo, valutando cosa fare e come – commenta il consigliere comunale leghista Pierfranco Verrua – Un tema a caso? Il Piano del traffico e la viabilità. Ad esempio trovo inaccettabile che dopo anni sia ancora chiusa la strada di “scarico” del traffico dalla tangenziale a strada Quaglie». Verrua non ha mai fatto mistero di trovare il nuovo Piano del Traffico pieno di errori e incongruenze e certo vorrebbe una sterzata che lo riveda in parte.
A un anno dalle elezioni, il centrodestra quali alternative avrebbe se non dovesse trovare l’accordo su un Rasero bis? Poche, perché pochi sono i candidati “di peso” che potrebbero attirare i voti degli elettori, consapevoli che da decenni Asti non ha mai confermato lo stesso sindaco due volte di fila e che bisognerà scontare il malessere economico e psicologico dettato dalla pandemia. Insomma una sfida non facile. Sicuramente il centrodestra non potrà giocarsi la carta di Marcello Coppo “sindaco” (Fratelli d’Italia) che si candiderà, ma non a primo cittadino. «L’auspicio è che vinca il centrodestra e noi di Fratelli d’Italia siamo quelli che lo rappresentano meglio – commenta Coppo – Poi, nonostante molti me lo chiedano, io non mi candiderò a sindaco perché ho famiglia e un lavoro. L’idea è comunque creare una coalizione compatta che vinca le elezioni».
Sulla grande coalizione che il centrosinistra sta cercando di mettere in piedi, il vice sindaco non si preoccupa: «Per noi la coerenza ha sempre un valore, – commenta – ma se loro intendono fare una “gioiosa macchina da guerra” alla Occhetto, non aspetto altro che vedere il PD correre per far eleggere un sindaco Cinque Stelle, oppure il contrario, vederli mentre si lodano a vicenda e soprattutto vederli andare d’accordo dopo le elezioni. Comunque non me ne preoccupo perché ritengo che stiamo lavorando bene, nonostante le sfortune che ci sono capitate. Se dovessimo perdere continueremo a portare avanti le nostre idee dall’opposizione».