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Attualità

Le “effimere” formano un velo di neve d’estate dopo il volo nuziale sul ponte

Singolare fenomeno del tutto naturale che lunedì sera ha interessato anche Asti e tutti i ponti sul fiume Tanaro. Ad Alba lo strato di insetti collassati dopo lo sfarfallamento intorno ai lampioni ha provocato incidenti, code e chiusura del traffico

In contemporanea lunedì su tutto il Tanaro

Non hanno provocato il blocco del ponte come è accaduto ad Alba, ma certo anche ad Asti il “volo nuziale” degli efemerotteri sul ponte di corso Savona non è passato inosservato.
Lunedì sera, infatti, quasi come ad un segnale preciso che ha raggiunto milioni di questi insetti (scambiati erroneamente per falene) si sono spostati in massa verso le luci dei lampioni sui principali ponti che attraversano il Tanaro.
Si tratta di un fenomeno comune e ciclico e spesso, quando si ripete, non ce ne accorgiamo neppure, perchè la quantità di insetti non è così grande da provocare, come nel caso della foto scattata da Massimo de Marchi, un vero e proprio tappeto bianco sull’asfalto, simile ad una improbabile “neve d’estate”.

Lunga vita da larve e brevissima da insetto alato

Gli efemerotteri sono degli insetti terrestri che vivono nei corsi d’acqua dolce superficiali. Da qui la concentrazione sotto i ponti.
Depongono le uova nell’acqua e per tutta la fase di sviluppo larvale continuano a vivere lì, nutrendosi di materiale organico che filtrano dalla corrente.
Il loro sviluppo larvale è molto lungo, tanto che alcuni esemplari arrivano ad impiegare fino a 2 anni per raggiungere la prima muta e alcuni posseggono ben 27 mute.
Ma è quando avviene la metamorfosi con la trasformazione in insetti volanti (simili alle falene ma di altra classificazione scientifica) che bruciano in pochissimo tempo la loro esistenza.
Quando sviluppano l’apparato alare il più delle specie vive meno di un giorno e, avendo così poco a disposizione, appena emergono volando, dall’acqua, si mettono immediatamente alla ricerca di una compagna e l’accoppiamento avviene in volo, sempre nelle vicinanze dell’acqua.

Attratti dalle luci forti durante l’accoppiamento

E questo avviene in contemporanea per milioni di larve che si schiudono contemporaneamente e se avviene di notte, vengono tutti attirati verso le luci più appariscenti nel buio totale. Di qui la spiegazione del nugolo di “effimere” che lunedì sera ha tanto sorpreso gli automobilisti che si trovavano a passare sui ponti sul Tanaro.
Purtroppo, però, le “effimere” hanno poca resistenza e, dopo aver sfarfallato un po’ intorno alla luce, perdono forza e collassano a terra creando così il tappeto di insetti morti. Avendo ali e corpo bianchi, ad un primo sguardo sembra un soffice strato di neve.
Che può anche essere pericoloso, però, come è accaduto ad Alba dove un autobus ha frenato alla vista della coda di curiosi che si era fermata per capire qualcosa del fenomeno ed è scivolato andando ad incagliarsi nel guard rail.

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