Cerca
Close this search box.
Le ex fabbriche diventano regno dei gatti randagi
Attualità

Le ex fabbriche diventano regno dei gatti randagi

E’ un fenomeno in aumento che le modeste forze dell’Enpa non riescono ad arginare. Parliamo delle colonie feline che stanno proliferando in vari luoghi della città senza che qualcuno se ne occupi

E’ un fenomeno in aumento che le modeste forze dell’Enpa non riescono ad arginare. Parliamo delle colonie feline che stanno proliferando in vari luoghi della città senza che qualcuno se ne occupi in modo sistematico sia per il benessere dei gatti selvatici che per quello dei gatti domestici che vivono vicino. IbMei, Fars, via Perroncito, via Gancia sono solo alcune delle zone cittadine dove, nel corso degli ultimi mesi si è concentrata una popolazione di gatti che hanno preso casa in edifici e capannoni abbandonati o in rifugi improvvisati. Ma quali sono i rischi che si corrono a lasciar crescere indiscriminatamente le colonie feline? «Sul fronte delle malattie trasmissibili da gatto a uomo – risponde Marina Borgo presidente dell’Enpa Asti – la più temibile è la toxoplasmosi. Noi umani la possiamo contrarre solo toccando feci di gatti infettati e, mentre non provoca danni in via normale, è pericolosissima per le donne in gravidanza».

Più virali le malattie da gatto a gatto, soprattutto in riferimento all’Aids felina e alla leucemia felina, due patologie molto diffuse. «In aree dove vivono insieme molti esemplari di gatti – prosegue Marina Borgo – le probabilità di infettarsi aumentano proporzionalmente e più gatti malati in giro aumentano le probabilità di contagio anche per quelli domestici che vivono con i loro proprietari ma si muovono liberamente nell’ambiente circostante». E allora come contenere le colonie feline in modo da arginare la loro riproduzione e la propagazione delle malattie? «Il metodo più utile è sicuramente la sterilizzazione delle femmine e la castrazione dei maschi – è la ricetta della presidente Enpa – ma non è così semplice come si crede. Intanto perché i gatti selvatici sono molto difficili da catturare e non sempre riusciamo a sterilizzare tutte le gatte di una colonia. E poi perché la sterilizzazione ha un costo notevole, almeno 70 euro ad esemplare e le nostre casse esangui non ce la fanno a sostenere queste spese veterinarie».

Se si pensa che le gatte in salute arrivano fino a tre cucciolate l’anno, ognuna delle quali con un numero variabile dai tre ai cinque cuccioli, ci si rende conto di quanto sia urgente intervenire per frenare la procreazione fra gatti randagi. Ma la procreazione incontrollata non è l’unica causa dell’affollamento crescente delle colonie feline. «Aumentano anche gli abbandoni di gatti da parte di padroni che non possono più permettersi di mantenerli – confida ancora la Borgo – oppure finiscono in queste grandi tribù di gatti anche quelli domestici i cui padroni anziani sono deceduti o sono andati in casa di riposo e nessuno può più occuparsi dei loro animali». L’Enpa si regge solo sugli introiti delle tessere e sulle iniziative di raccolta fondi. Tenuto conto che, oltre alle spese veterinarie, bisogna pensare alle spese di acquisto del cibo per sfamare le colonie.

Una stima di circa 250 euro al mese che vanno ad aggiungersi al denaro che gli stessi volontari tirano fuori per portare da mangiare ai gatti che vivono negli edifici abbandonati. L’alimentazione regolare di queste colonie è anche un modo per tenere circoscritti i gatti che, altrimenti, si diffonderebbero in aree molto più vaste alla ricerca di cibo con il rischio di infilarsi nelle case, nei negozi, nei locali di ristorazione. Nel frattempo, per raccogliere un po’ di fondi da destinare alle colonie feline e per raccogliere firme a sostegno del parco gatti, l’Enpa ha organizzato una serie di appuntamenti ai banchetti sulle piazze. Il primo è avvenuto sabato scorso, il prossimo l’11 aprile in piazza Alfieri, sotto i portici Anfossi. Le firme si raccolgono anche presso questi negozi: American di via Cavour, Edicola della stazione, Negozio per animali Bona di via Monteperosi, Parafarmacia di piazza Leonardo da Vinci, Da Carlino in corso Torino, Panetteria Tosetti in corso Cavallotti, bar Chicca di Caffè in via Filiberto, Mister Animal in corso Savona, negozio per animali Riva Gian Carlo in via Palazzo di Città, il negozio di commestibili di Antignano.

Daniela Peira

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale