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Le regole del nuovo Super Green Pass

Ecco dove viene chiesto e che differenza c’è con la certificazione verde di base

Da lunedì il Green Pass, la certificazione verde necessaria per presentarsi sui luoghi di lavoro, ma anche per svolgere molte altre attività, in primis andare nei ristoranti, sedersi al bar o entrare in cinema e teatri, si è sdoppiato con l’introduzione del Super Green Pass.

Al momento la certificazione verde rafforzata sarà in vigore fino al 15 gennaio con l’obiettivo, dato l’aumento dei casi, l’arrivo di una nuova variante del virus, la Omicron, molto contagiosa e le prossime feste di fine anno, di mantenere il più possibile sotto controllo il diffondersi dei contagi.

Il Super Green Pass è destinato alle sole persone vaccinate contro il Covid-19 oppure guarite. Chi ha già effettuato la vaccinazione di base o ha un certificato di guarigione dalla malattia entra d’ufficio tra i titolari di un Green Pass rafforzato (il QRCode personale sarà aggiornato alla versione “super”) mentre il Green Pass semplice continuerà a essere fornito a chi si sottopone a un tampone molecolare (valido per 72 ore) o antigenico (valido per 48 ore).

Ma le nuove regole introdotte dal Governo sono molto più stringenti e vincolati anche per alcune attività che fino ad oggi non richiedevano l’uso del Green Pass.

Il certificato sui bus

A cominciare dai trasporti pubblici che, da ieri, sono fruibili solo dai possessori di una certificazione verde di base. Obbligo, quindi, di avere il Green Pass per salire sugli autobus (compresi quelli della rete gestita dall’Asp), ma anche per viaggiare sui treni regionali. Resta ovviamente obbligatorio il Green Pass per salire sui mezzi di lunga percorrenza come navi, aerei, treni Intercity e ad alta velocità, corriere, funivie e impianti sciistici.

Il Super Green Pass è fin da subito operativo anche nelle regioni “bianche” per accedere a bar (ai tavoli al coperto) e ristoranti. Solo i vaccinati e i guariti dal Covid-19 possono quindi sedersi ai tavoli interni di bar e ristoranti mentre chi ottiene il Green Pass dopo un tampone può sedersi all’esterno.

Le cerimonie

Secondo l’attuale DPCM, per battesimi, matrimoni, comunioni e altri eventi che si organizzano dopo cerimonie civili e religiose non è necessario avere un Super Green Pass, ma è sufficiente il certificato di base ottenuto tramite tampone. Ben diverso il discorso per coloro che intendono assistere a spettacoli, eventi sportivi (come spettatori), feste, cerimonie pubbliche, entrare in sale da ballo, discoteche o locali assimilati. In questi casi è necessaria la certificazione rafforzata. Per accedere a palestre e piscine basta mostrare un Green Pass di base, ma se la Regione dovesse entrare in zona gialla, allora potranno farlo solo i vaccinati o i guariti dalla malattia. È sufficiente il tampone anche per usufruire degli spazi “adibiti a spogliatoi e docce per lo svolgimento anche di attività sportive all’aperto, con esclusione degli accompagnatori delle persone non autosufficienti in ragione dell’età o di disabilità”.

Cinema e teatri

Misure rafforzate, invece, nei cinema e nei teatri che restano aperti con una capienza del 100%, ma solo per i possessori del Super Green Pass. Chi non si è vaccinato, o non è guarito dal Covid-19, dovrà quindi rinunciare ad andar al cinema per Natale o a teatro. Le uniche esenzioni riguardano i soggetti di età inferiore ai 12 anni e i soggetti esenti dalla campagna vaccinale.

Green Pass semplice per accedere, invece, ai luoghi della cultura: musei, biblioteche e archivi sono fruibili con la versione base della certificazione.

Dal 6 dicembre, l’accesso ai servizi di ristorazione svolti negli alberghi o in altre strutture ricettive e riservati esclusivamente ai clienti ivi alloggiati, è consentito ai possessori della certificazione verde non “rafforzata”. Resta l’obbligo di indossare la mascherina in tutte le strutture al chiuso e dove non è possibile mantenere la distanza interpersonale di 1 metro. Nei ristoranti e nei bar, una volta seduti al tavolo, è possibile togliere la mascherina per consumare le ordinazioni, ma è necessario rimetterla prima di alzarsi.

Obbligo di mascherina nei mercati cittadini

Non solo tra gli stand del Magico Paese di Natale delle Terre Unesco, ma anche in tutti i mercati di Asti, compresi quelli rionali, è torna l’obbligo di indossare, correttamente, le mascherine contro il diffondersi del Coronavirus. È stato il sindaco di Asti Maurizio Rasero a firmare, giovedì, l’ordinanza 63 che reintroduce l’obbligo di mascherina nelle aree mercatali dove può esserci più rischio di assembramento che altrove. L’obbligo sarà in vigore fino a domenica 9 gennaio e non si applica ai bambini di età inferiore ai 6 anni e a coloro che hanno patologie non compatibili con l’uso continuativo di tali dispositivi. Chi non rispetterà l’ordinanza sarà passibile di una multa tra 400 e 1.000 euro.

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