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Attualità

Le richieste dalla Cisl
di Asti e Alessadria

Proprio alcuni giorni prima che la Consulta pronunciasse la propria sentenza, la Cisl di Alessandria e Asti ha deciso di intervenire pubblicamente sul tema pensioni, annunciando le proprie intenzioni

Proprio alcuni giorni prima che la Consulta pronunciasse la propria sentenza, la Cisl di Alessandria e Asti ha deciso di intervenire pubblicamente sul tema pensioni, annunciando le proprie intenzioni in materia e indicando alcune azioni da mettere in campo. Nello specifico, Sergio Didier, segretario generale della Cisl Alessandria – Asti, ha reso note le richieste del sindacato per una riforma pensionistica basata su una maggiore flessibilità circa i requisiti di accesso al trattamento previdenziale. “Non è pensabile – ha commentato il sindacalista – che uomini e donne debbano lavorare fino all’età di 67 anni.” Un altro punto focale riguarda poi la cifra percepita come pensione. “Con il sistema contributivo – ha dichiarato Didier – si verifica via via, nel tempo, una graduale riduzione del trattamento pensionistico. Per questo motivo, la Cisl chiede una discussione seria, finalizzata a rivedere l’impianto stesso, in riferimento a quanto si prende di pensione e a quando si va in pensione.”

Dopo aver ribadito la perdita del potere d’acquisto per i pensionati fino al 35 – 38%, prodotta della mancata rivalutazione in passato delle pensioni, problema su cui il sindacato aveva già incalzato precedentemente, Didier ha aggiunto: “Occorre inoltre premere l’acceleratore sulla previdenza complementare, da rendere più agevole per i lavoratori, facendola diventare un obbligo di rafforzamento.” Di assoluta e fondamentale importanza per il segretario generale è poi il capitolo giovani. “Ci deve poi essere – ha sottolineato Didier – la volontà di un patto generazionale, parlando di giovani anche nella riforma delle pensioni. Cosa non facile, ma da fare ora, perché molti di loro rischiano purtroppo di poter considerare la pensione solo fantascienza. Quindi – ha concluso – il discorso giovani deve essere lungimirante nell’ambito della riforma previdenziale, arrivando a soluzioni condivise e significative.”

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