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6000 Sardine Asti
Attualità

Le Sardine di Asti: «In un Paese normale non ci sarebbe bisogno di noi»

Circa 300 persone hanno invaso sabato pomeriggio piazza Medici, ma tra loro pochi giovani

Asti: in piazza Medici circa 300 Sardine

Il primo flashmob delle 6.000 Sardine di Asti è andato bene, almeno secondo gli organizzatori che si dicono più che soddisfatti per la risposta degli astigiani. Sabato pomeriggio, alle 17.30, la centrale piazza Medici era mezza piena e, secondo una prima stima, tra 250 e 300 Sardine avrebbero partecipato al flashmob organizzato per dire no «al clima di odio e intolleranza che si è instaurato in questi ultimi anni».

Mezza piena, o mezza vuota, come invece hanno evidenziato i detrattori delle Sardine che, specie sui social, non hanno perso tempo per sottolineare i fastidi provocati dal flashmob che ha occupato uno dei parcheggi strategici del centro di Asti nel penultimo sabato prima di Natale causando disagi e danneggiando, così si legge tra le righe, i commercianti della zona.

Pochi i giovani presenti in piazza

Le Sardine, presenti in tutta Italia grazie al passaparola su Facebook, si riconoscono nei principi della Costituzione, nell’antifascismo, rifiutano ogni azione o linguaggio di razzismo, xenofobia, bullismo, omofobia, etc. Valori che dovrebbero essere le fondamenta di ogni società civile, sostenuti dai giovanissimi che, però, in piazza Medici non si sono visti abbastanza.

Ci possono essere vari motivi per cui l’età media delle Sardine in piazza superava i 40 anni: c’è chi sostiene che il passaparola dell’evento, sui giornali e su Facebook, ha intercettato un pubblico mediamente adulto, mentre i ragazzi vivono la loro esistenza virtuale su Instagram e su TikTok (altro social network in crescita), ma per alcuni sarebbe a causa della data (così prossima al Natale) e dell’ora. Tutto può essere.

Marco Perello, sindacalista e dipendente Comdata, è comunque molto contento per questa prima risposta degli astigiani: «Sono molto soddisfatto perché sono venute circa 300 persone e so che molti astigiani non sono stati qui perché hanno voluto partecipare alla grande manifestazione di piazza San Giovanni, a Roma (dove si stima siano state presenti 100 mila persone ndr). In un Paese normale non ci sarebbe bisogno delle Sardine perché destra e sinistra si riconoscerebbero, senza alcun dubbio, su valori condivisi come l’antifascismo. In Italia non succede. Noi manifestiamo per il ripristino dei valori della Costituzione e ci sentiamo un po’ una cura, se vogliamo metterla così, a questa malattia prima che il paziente muoia».

https://www.facebook.com/LaNuovaProvincia/videos/387042062072812/

I Fiati Pesanti intonano “Bella Ciao”

Il flashmob delle Sardine si è aperto con la lettura della “mappa dei valori” del sodalizio, quindi spazio alla musica con I Fiati Pesanti che hanno suonato “Bella Ciao”, la canzone «nata durante la lotta dei partigiani, – ha ricordato Perello ai presenti – una canzone che dovrebbe unire tutti e che è divisiva solo per i fascisti». Quindi a voci alternate sono proseguiti gli interventi di chi rivendica il ruolo delle Sardine per dire basta non solo ad una serpeggiante nostalgia del Fascismo, ma anche all’odio in rete, al bullismo, al razzismo, alla xenofobia e all’omofobia.

«Le Sardine si basano in tutta Italia sul rispetto della Costituzione nata dalla lotta partigiana» ha poi aggiunto il coordinatore astigiano ricordando il caso del mancato applauso, in Parlamento, a Liliana Segre da parte di forze vicine alla destra. Così la voglia di riscatto, di alzare la testa contro chi inquina i pozzi della politica con odio e sprezzo dei valori civili, è diventato uno degli obiettivi delle 6.000 Sardine i cui coordinatori territoriali si incontreranno oggi, domenica, a Roma per tirare le fila e decidere come procedere nel prossimo futuro.

“Schiavi or siamo, sì; ma schiavi almen frementi” è stata la citazione di Vittorio Alfieri (dal Misogallo) che Marco Perello ha poi ricordato strappando ai presenti un applauso a chiusura della manifestazione che è terminata poco dopo le 18 intonando, ancora una volta, Bella Ciao.

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