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Le “slot” presto saranno fuorilegge
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Le “slot” presto saranno fuorilegge

L’amministrazione di Villanova d’Asti guidata dal sindaco Giordano ha deliberato la messa al bando delle macchinette

Il comune di Villanova ha dichiarato guerra alle slot. In pieno accordo con la nuova legge regionale in materia, l’amministrazione comunale guidata da Christian Giordano ha deliberato all’unanimità la messa al bando delle macchinette mangiasoldi, come molti le definiscono, stilando un nuovo regolamento che obbligherà, già nelle prossime settimane, gli esercenti con slot all’interno dei propri locali a limitarne l’uso nella fascia oraria dalle 11 alle 24, ma che prevede, entro 18 mesi dalla sua entrata in vigore, il bando completo delle slot e delle altre macchinette analoghe, da tutti quei locali che si trovano entro il raggio di 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili: scuole, chiese, sportelli bancomat, istituti di credito, oratori, luoghi di formazione, strutture sanitarie, farmacie, tanto per citarne alcuni, fra i molti individuati dalle direttive regionali, poi recepite nel regolamento villanovese.

In pratica, considerando il tessuto urbano del paese e le dislocazioni attuali dei locali che ospitano al loro interno le macchinette per le video scommesse, il provvedimento riguarderà quasi tutti gli esercizi commerciali, bar e associazioni attualmente esistenti in paese, ad eccezione, forse, del solo Bar Esso, dislocato lungo l’ex regionale 10, in direzione Dusino, ad una distanza tale dal concentrico, da garantirgli l’immunità, per così dire, dal provvedimento.

«Non vogliamo mettere in difficoltà nessuno – spiega il sindaco Giordano – Semplicemente abbiamo ritenuto giusto adeguarci alle direttive della nuova legge regionale per la lotta alla ludopatia. Anche qui da noi si sono già verificati casi di persone che hanno bruciato lo stipendio o la pensione, o comunque ingenti somme di denaro, giocando ossessivamente con le slot presenti in alcuni locali e riteniamo corretto porre un freno a tali derive. Il nostro regolamento, in ogni caso, ricalca quanto deciso dalla Regione Piemonte. Per chi decidesse di togliere le slot prima della data imposta, il comune offre anche un abbattimento dell’Irap dello 0,92 per cento.»

Non tutti i baristi hanno accolto di buon grado il nuovo regolamento, ritenendo inutile il provvedimento ai fini della lotta alle ludopatie. Da vedere anche come andrà a finire la trattativa in materia di regolamentazione del settore fra Stato e Regione.

Franco Cravero

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