Anche quest’anno le studentesse del CPIA 1 ASTI sono state premiate al Salone del Libro di Torino per il Concorso Letterario Nazionale Lingua Madre, che prevede una sezione per le donne italiane che vogliono raccontare le donne straniere che hanno conosciuto, incontrato e che abbiano saputo trasmettere loro “altre identità”. Da ormai otto anni le studentesse del Cpia 1 Asti partecipano al Concorso Lingua Madre con i loro racconti.
Il CPIA, la scuola statale che si occupa di istruzione degli adulti, è una realtà multiculturale dove le storie di persone provenienti da più di 80 paesi si incrociano quotidianamente. Le allieve quindi raccontano con creatività la loro esperienza di vita affrontando i temi della migrazione e del contatto tra culture diverse.
Quest’anno tra le studentesse del Cpia 1 Asti che hanno partecipato alla XVI edizione del Concorso letterario nazionale Lingua Madre, sono state selezionate: Georgeta Costache, Lavinia Enescu e Elizabeta Miteva (vincitrice del Premio Speciale Slow Food – Terra Madre).
Il Premio Speciale Slow Food-Terra Madre del Concorso letterario nazionale Lingua Madre – dedicato alle donne straniere residenti nel nostro Paese e finalizzato a favorire integrazione e scambio culturale – quest’anno è stato assegnato a Elizabeta Miteva, autrice di origine macedone residente a Cessole.
Elizabeta Miteva nasce nel 1980 a Vinica, in Macedonia. La scrittura è un interesse che coltiva fin dall’infanzia quando, bambina, adorava scrivere poesie. Oggi vive in provincia di Asti e si dedica ad un’altra sua passione, la cucina, che coltiva con entusiasmo e creatività. Il suo sogno, però, rimane quello di scrivere e riuscire a pubblicare un libro autobiografico.
Con La felicità è casa ha vinto il Premio Speciale Slow Food – Terra Madre della XVI edizione del Concorso letterario nazionale “Lingua Madre” con la seguente motivazione: «L’autrice ha saputo raccontare il dramma che vivono tante donne in seguito al ricongiungimento familiare. Non sempre si riesce a capire lo shock che si vive lasciando il proprio Paese per trovarsi in un altro, senza parlare bene la lingua e senza orientarsi tra i vari servizi. È un vuoto. Ci si perde. Come tante altre donne, anche l’autrice riesce a trovare una rinascita grazie alla sua determinazione e volontà di sentirsi parte della comunità. È proprio quel senso di comunità che dà valore alla sua esistenza. Tutto ciò avviene in un ambiente strettamente legato al cibo, un agriturismo dove, grazie alla relazione con un’altra donna, cambieranno le prospettive. “Ho iniziato ad amare l’Italia con lo stomaco” scrive l’autrice, condividendo la sua storia con semplicità ed emozione».
Il Concorso letterario nazionale Lingua Madre è un progetto permanente della Regione Piemonte e del Salone Internazionale del Libro di Torino, nato nel 2005 da un’idea di Daniela Finocchi, che opera sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura con il patrocinio di Ministero della Cultura, We Women for Expo, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Pubblicità Progresso Fondazione per la Comunicazione Sociale.