Sono state consegnate sabato scorso le sei borse di studio promosse dal Progetto culturale della Diocesi in collaborazione con Astiss
Sono state consegnate sabato scorso le sei borse di studio promosse dal Progetto culturale della Diocesi in collaborazione con Astiss, il consorzio che gestisce l’università cittadina. Protagoniste della cerimonia, avvenuta in Vescovado, sei laureande, selezionate come vincitrici del bando che assegna un contributo economico per compilare tesi di laurea triennale, magistrale e di master inerenti vari temi (dall’economia alla cultura, dalla ricerca alla scienza e tecnologie) e legate al territorio e alla comunità locale.
I riconoscimenti, ciascuno del valore di 500 euro, sono andati a Cecilia Martinetto (area Ambiente e cultura), premiata dalla direttrice del Crea (Centro di ricerca per l’enologia) di Asti Emilia Garcia Moruno; Ornella Darova (area Economia e territorio), premiata dal presidente della Camera di Commercio Renato Goria; Annalisa Gambetta (area Servizi alla persona) premiata dal vice Sindaco Davide Arri; Lika Rudina (Servizi alla persona), premiata dal presidente di Astiss, Michele Maggiora; Desiree Rizzo (area Servizi alla persona) premiata dal vescovo Francesco Ravinale.
Infine la borsa di studio da 2mila euro, premio speciale intitolato alla memoria del notaio Bruno Marchetti, è stata assegnata al progetto di tesi di Giulia Grande che riguarda il recupero architettonico del palazzo del Seminario vescovile, ritenuto riconducibile agli approcci culturali, al modus operandi e ai valori che hanno contraddistinto la vita professionale e tutte le attività di Bruno Marchetti. Ed è stata proprio la signora Luisa, moglie del notaio, insieme al figlio Massimo, a consegnare alla vincitrice l’assegno.
Un ricordo del notaio è stato delineato anche da Michele Maggiora, che ha sottolineato le battaglie portate avanti da Bruno Marchetti per l’attivazione dell’ateneo astigiano quando era presidente della Fondazione CrAsti. «Una realtà – ha sottolineato – diventata un importante centro di alta formazione e che resterà per almeno altri 15 anni sul territorio astigiano grazie alla convenzione siglata tra Astiss e l’Università di Torino».
Infine, il vescovo Ravinale, di cui sabato ricorrevano i 49 anni di ordinazione sacerdotale, ha concluso la cerimonia sottolineando che le tesi premiate sono concrete: «Ogni tesi riguarda un tema specifico che servirà al territorio».
Elisa Ferrando