Questa volta il consigliere comunale di Ambiente Asti, Mario Malandrone, non manca di sarcasmo per denunciare l’ennesima infilata di buche sull’asfalto in via Ticino, tra via Brenta e via delle Quaglie, ma approfitta della sua formazione da fisico e matematico per ricordare che le ruote, «inventate in Mesopotamia, poi introdotte in Cina intorno al 4.200 a.C, non sono altro che l’applicazione di una delle leggi fondamentali che regolano l’universo». «Ruotano le galassie, le stelle, il Sole, la Terra», ma in via Ticino, parafrasando il consigliere comunale, si cerca di fermare la rotazione degli pneumatici dei mezzi in transito.
«Qui antiche e dimenticate voragini dell’asfalto, rinvigorite dalle abbondanti frequenti recenti piogge, – osserva Malandrone – combattono ogni giorno la loro battaglia contro pneumatici e cerchioni, opponendosi al loro momento di inerzia perché, essendo ruote, vorrebbero appunto ruotare. Una distesa di buche e vecchi rattoppi mal fatti che si sbriciolano, perché non bastano un badile e una secchiata di asfalto buttata nella terra per reggere alle sollecitazioni di auto, scuolabus carichi di bambini o imponenti mezzi per la raccolta dei rifiuti che vi transitano numerosi ogni giorno».
Il consigliere di minoranza denuncia che «il passaggio su quel tratto di strada è uno slalom continuo teso ad evitare danni importanti ai mezzi nonché alle persone che magari usano veicoli leggeri quali scooter e biciclette e rischiano anche danni all’osso del collo. Basta transitare in via Ticino per vedere gli autobus procedere a passo d’uomo, facendo però molta attenzione alle auto che provengono procedendo in contromano per tentare di passare sui rari tratti ancora integri».
«Su questa strada – conclude Malandrone – abbiamo già fatto molte interrogazioni senza molte risposte rassicuranti e la ruota continua a girare finché ci riesce».