Cosa può fare il Comune di Asti per scrollarsi di dosso l'accusa di immobilismo nella tutela ambientale? «Tanto per iniziare potrebbe fare in fretta il programma del Paes a cui ha aderito per
Cosa può fare il Comune di Asti per scrollarsi di dosso l'accusa di immobilismo nella tutela ambientale? «Tanto per iniziare potrebbe fare in fretta il programma del Paes a cui ha aderito per non perdere i finanziamenti» suggerisce Giancarlo Dapavo spiegando che il Paes è un piano di azione per l'energia sostenibile che coinvolge i sindaci di tutta Europa (anche Brignolo vi ha aderito) impegnati ad aumentare l'efficienza energetica e l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori per raggiungere l'obiettivo di riduzione del 20% entro il 2020 delle emissioni di CO2.
«Ma aderire non basta, bisogna anche progettare per non rischiare di perdere i finanziamenti ? prosegue Dapavo – finanziamenti che sono disponibili anche per altri interventi come la realizzazione di piste ciclabili, isole pedonali, sostituzione di caldaie inefficienti, coibentazioni di locali pubblici, installazione di impianti solari per i quali, ad Asti, siamo fermi al 2006». Il presidente di Legambiente Asti mette fra le priorità l'allargamento dell'isola pedonale ritenendo che non sia più solo una questione di "stile" ma di salute vera e propria, visto che le polveri sottili sono state riconosciute cancerogene e si stima che ogni anno siano 8 mila le persone che perdono la vita nella Valle Padana per via dell'inquinamento.
Altra priorità è quella di avviare una massiccia campagna di informazione e sensibilizzazione sulla corretta differenziazione dei rifiuti. «Bisogna recuperare terreno -? conclude Dapavo -? perché, per dirla con Renzi, non solo siamo all'epoca del gettone nel telefono, ma direi ancora più indietro, ai tempi dei treni a vapore rispetto al resto dell'Europa».
d.p.