Provincia di Asti: l’emergenza sanitaria compromette le finanze dell’Ente
Già prima dell’emergenza sanitaria da Coronavirus la Provincia di Asti non navigava nell’oro e per restare in piedi l’Ente aveva avviato un piano di contenimento delle spese che comprende, tra gli altri, la vendita di alcuni beni storici come Villa Badoglio di San Marzanotto e la Mercantile di Castagnole Monferrato. Beni, c’è da ricordare, rimasti invenduti.
Ma la pandemia ha minato ulteriormente il bilancio della Provincia con un crollo delle entrate che si è registrato soprattutto sull’imposta provinciale di trascrizione. L’Ente conferma un calo di circa il 70% nel mese di marzo e del 100% in quello di aprile con un minore incasso di 1 milione di euro.
Anche gli effetti dei mancati incassi sulla Tassa Rifiuti dei Comuni penalizzeranno le entrate provinciali che si finanziano con il TEFA, che i Comuni incassano con la Tari e riversano agli enti di area vasta. Come se non bastasse, l’RCAUTO potrebbe registrare un calo che ad oggi però, viste le tempistiche dei riversamenti, non è ancora possibile quantificare nell’eventuale minore gettito di marzo e aprile.
La quarantena ha influito negativamente sugli introiti autovelox con un crollo nei mesi di marzo ed aprile, rispetto agli stessi mesi del 2019, di circa il 40%.
Si guarda al fondo di emergenza dello Stato
La Provincia fa sapere che per aiutare gli Enti a far fronte ai minori gettiti di entrate è stato istituito un fondo di 3,5 miliardi a sostegno dell’equilibrio di bilancio 2020; il fondo si trova presso in Ministero dell’Interno e la dotazione di 3 miliardi sarà distribuita ai Comuni e la restante parte alle Province e città metropolitane. Presto verrà erogato un primo acconto mentre il riparto effettivo sarà effettuato entro il 10 luglio.
“L’emergenza sanitaria ed economica ha compromesso le finanze della Provincia al pari di tutti gli altri operatori economici, pubblici e privati – afferma il Presidente della Paolo Lanfranco – ma ha anche evidenziato il ruolo fondamentale di un Ente intermedio tra Regione e Comuni nella gestione efficace di interventi di area vasta; continueremo ad impegnarci in tal senso a fianco dei sindaci, rivendicando il riconoscimento, anche economico, di questo ruolo a servizio del territorio”.