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Attualità

Letta sospende il pagamento dell'Imu?
Asti rischia un buco da 2 milioni

Il Comune restituirà l’Imu versata per la prima casa nel 2012 ai meno abbienti. Ma i primi provvedimenti del Governo, che intende sospendere il pagamento della prima rata dell'Imu, sono una doccia fredda per i nostri amministratori: “Aspettiamo che il Governo ci indichi chiaramente le modalità di copertura”, commenta a caldo l'assessore al Bilancio Santo Cannella…

L’amministrazione Brignolo non ha fatto in tempo a dare la buona notizia di voler rimborsare l’IMU sulla prima casa alle fasce più disagiate (per quanto riguarda le dichiarazioni del 2012) che il premier Letta rimescola le carte dei bilanci comunali annunciando un decreto per la sospensione della rata di giugno, sempre riguardo all’IMU sulla prima casa. La sospensione del pagamento della prima rata dell’IMU interessa tutti i cittadini e fa parte di quell’accordo politico PD-PDL volto a tenere insieme l’attuale maggioranza bipartisan di governo. Tutto bene? Non proprio. Il problema è che il Comune di Asti, predisponendo il Bilancio preventivo del 2013, ha fatto conto di incamerare poco meno di 2 milioni di euro dall’IMU sulle prime case degli astigiani, un importo considerevole ma indispensabile per far quadrare i conti in un momento in cui l’amministrazione ha dovuto procedere a tagliare delle corse sul trasporto pubblico e ad aumentare l’Irpef.

«È chiaro che un governo non può prendere una decisione come questa senza dare adeguata copertura finanziaria al mancato gettito dei Comuni i quali hanno preparato il bilancio anche contando sull’arrivo di questi soldi» commenta l’assessore Santo Cannella. In totale Letta dovrà trovare risorse per una copertura stimata tra 2 e 3 miliardi di euro e dovrà farlo con una certa fretta per evitare che i Comuni si fermino in attesa di conoscere l’effettiva disponibilità di fondi. Per quanto riguarda invece la restituzione dell’IMU sulla prima casa il sindaco Brignolo e l’assessore Cannella spiegano di essere stati «più veloci di Berlusconi nel rimborso» e annunciano l’imminente pubblicazione del bando specifico cui potranno accedere i proprietari di casa con reddito basso o gravati da mutuo (sono esclusi i soggetti che siano proprietari o usufruttuari di altri immobili).

La copertura finanziaria prevista dal Comune ammonta a 55.000 euro ma non c’è ancora una stima di quanti saranno gli astigiani a poterne usufruire dal momento che dipenderà dal numero delle domande pervenute (scadenza del bando fine maggio). La restituzione nasce da un accordo in sede di contrattazione sociale con Cgil, Cisl e Uil e anche i parametri per le esenzioni sono stati concordati con le medesime organizzazioni sindacali. In sostanza verrà rimborsata l’IMU sulla prima casa ai titolari con Isee inferiore a 11.000 euro per redditi prevalentemente da lavoro dipendente o pensione e inferiore a 6.000 euro per gli altri redditi.

Per i proprietari di prima casa gravata da mutuo le soglie Isee salgono: sarà rimborsata l’Imu fino alla soglia Isee di 13.000 euro per redditi prevalentemente da lavoro dipendente o pensione e di 8.000 euro per gli altri redditi. Se il fondo da 55.000 euro accantonato non fosse sufficiente il rimborso sarà ridotto in misura proporzionale alla somma pagata dal contribuente a titolo di Imu prima casa. «In un momento di grande difficoltà, in cui il Comune deve chiudere un bilancio con oltre 8 milioni e mezzo di euro in meno dell’anno scorso, riusciamo comunque a dare un segnale di attenzione ai titolari di redditi bassi e a mantenere una imposizione fiscale improntata a criteri di equità e salvaguardia dei soggetti più deboli» commentano il sindaco e l’assessore rimandando ulteriori dettagli alla prossima pubblicazione del bando.

Riccardo Santagati
twitter: @riccardosantaga

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