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L'insegnante: preferisco la scuola, chi operaquesta scelta pecca un po' di presunzione
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L'insegnante: preferisco la scuola, chi opera
questa scelta pecca un po' di presunzione

Abbiamo chiesto un parere sull’homeschooling a Tiziana D’Agata, insegnante di lingua inglese presso l’Istituto Castigliano e madre di tre figli.“Non sceglierei per i miei figli

Abbiamo chiesto un parere sull’homeschooling a Tiziana D’Agata, insegnante di lingua inglese presso l’Istituto Castigliano e madre di tre figli.
“Non sceglierei per i miei figli l’homeschooling perché ritengo che chi compie questa scelta pecchi un po’ di presunzione nel pensare di “bastare” per insegnare tutte le materie.
“Mi sembra che ci si voglia sentire il “Deus ex machina” del processo educativo dei propri figli, limitando le loro possibilità di apprendimento.”
Tiziana D’Agata ritiene che la scuola “tradizionale”, pur con tutti i limiti che presenta, sia un’ottima occasione educativa per i bambini e che scegliendo l’homeschooling si rinunci inevitabilmente ad occasioni di socializzazione.

“Stare con il gruppo dei pari permette ai bambini di rendersi conto delle differenze, di venire a contatto con realtà diverse dalla propria e getta le basi per vivere nella società civile”.
La professoressa si sofferma anche sull’importanza degli stimoli che una classe offre, in particolare sottolinea come il senso di competizione, inteso nell’accezione più positiva del termine, non possa svilupparsi in casa tra fratelli di età differenti e che così si rinunci ad un corresponsabile importante dell’apprendimento.
“Avendo tre figli so che in tanti fratelli ci si diverte e si vivono indubbiamente dei momenti di apprendimento importanti, ma resto dell’idea che la scuola e la famiglia abbiano due ruoli fondamentali e che debbano lavorare entrambe ed insieme nell’educazione dei bambini.”

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