L’associazione Sotto il Baobab è nata nel 2018. L’intento è quello di promuovere l’integrazione della comunità migrante (nessuno escluso) con quella canellese e del circondario. «I locali di corso Carducci sono aperti a tutti – ci spiega il presidente Omar Leglengue –Vorremmo creare spazio di convivenza pacifica».
Di iniziative l’associazione se ne inventa di ogni. «Con quattro macchine da cucire abbiamo promosso un progetto per insegnare a donne migranti ed italiane l’arte sartoriale. Abbiamo anche organizzato una sfilata – continua – A breve partirà il corso di intreccio ed è sempre attivo il servizio “babysitter”».
Le famiglie italiane possono contare sull’aiuto prezioso dei nonni. «Molti migranti non hanno questo supporto e così le donne dell’associazione accudiscono i piccoli mentre le mamme vanno a disbrigare le commissioni».
Interessanti gli incontri di potenziamento dell’italiano, il tutoraggio per i compiti e quello originale de “Come si accudiscono i bambini nel mondo”; nell’ultimo appuntamento si è parlato de “Il trasporto degli infanti: dai passeggini, agli zainetti occidentali, alle fasce africane, pakistane e filippine, tra retaggi culturali e comodità”.
«Vorremmo dedicare uno spazio alle attività dei nostri figli affinché superino la noia e non vengano attratti dalle sale scommesse e slot machine che rovinano i ragazzi ed intere famiglie» conclude Lenglengue.