Gabriella Sala, 56 anni, sposata, due figli, da 34 anni è assistente sociale nel Dipartimento di Salute Mentale dell'ASL di Asti e lavora principalmente nel sud astigiano. E' candidata al
Gabriella Sala, 56 anni, sposata, due figli, da 34 anni è assistente sociale nel Dipartimento di Salute Mentale dell'ASL di Asti e lavora principalmente nel sud astigiano. E' candidata al Consiglio regionale nella lista "Monviso per Chiamparino". Laureata in Pedagogia e in Servizio Sociale, già docente nel corso di laurea per educatori professionali ad Aosta e consulente della Regione Trentino Alto Adige per i programmi di formazione, ha soprattutto a cuore l'assistenza dei malati psichiatrici, delle famiglie con portatori di handicap, degli anziani e delle fasce deboli della nostra società. Ora questa professionalità potrebbe metterla a servizio della Regione.
Che cosa vorrebbe realizzare se fosse eletta?
Vorrei sviluppare la dimensione sociale della prassi psichiatrica, aiutando non soltanto i pazienti ma anche le loro famiglie. Occorre dare alle famiglie sostegno e indicazioni operative, occorre lavorare intensamente per modificare la percezione, tutt'ora diffusa, che circonda di timore questi malati, ancora molto stigmatizzati. Una delle strategie è creare una rete forte tra Associazioni dedicate ai problemi sopra accennati e Centri di Salute Mentale .
Perché si è candidata e perché nella lista civica di Chiamparino?
La prima a chiedermi la disponibilità alla candidatura è stata il primario del Servizio in cui opero, la Dott.sa Caterina Corbascio, affinché le competenze che ho acquisito negli anni possano tornare utili alla Regione, per formulare progetti per il territorio. Io mi muovo tutti i giorni, soprattutto, in comuni piccoli (alcuni anche con meno di 100 abitanti): meritano di essere valorizzari dal punto di vista economico e turistico. Posso dire che sono luoghi dove esiste ancora una grande solidarietà tra la gente. Ho accettato di essere candidata perché mi piacciono le sfide, conosco la mia voglia di cambiare e di risolvere i problemi, confidando anche su auspicati scatti creativi dei professionisti del sociale. Sostengo Chiamparino perché ho grande stima di lui e per quello che ha realizzato a Torino, trasformandola nella bella città che tutti conosciamo.
Lei viaggia e lavora nei piccoli comuni che sono oggi fortemente penalizzati da trasporti pubblici scarsi e sempre più inefficienti. Ha soluzioni a riguardo?
E' vero, alcuni paesi corrono il rischio dell'isolamento ed è necessario mettere in contatto quelli della Comunità Montana con i centri più importanti. La Regione dovrà incentivare e sostenere il servizio di bus e corriere per i piccoli comuni e garantire alle cittadine più grandi, come nel caso di Nizza Monferrato, un sistema di treni efficiente e adeguato.
Per rilanciare l'Astigiano ci vuole una rete di trasporto pubblico adeguata ma anche altro. Quali settori potrebbero essere da traino per l'economia locale?
Chiamparino ha una grande attenzione per lo sviluppo dei piccoli comuni anche dal punto di vista alberghiero e turistico. L'Astigiano è un territorio splendido che non ha nulla da invidiare all'Umbria o alla Toscana e, se Chiamparino fosse eletto Presidente, non dimenticherà questa provincia. E' compito della Regione definire strategie per rilanciare l'economia e aiutare settori importanti come quello agricolo e manufatturiero.
Lavorando nel sociale conosce bene la situazione dei nostri anziani, spesso abbandonati a sé stessi nei piccoli centri collinari. All'anziano più che il grande progetto serve che funzionino i servizi di base, come le Poste, il pullman o l'assistenza medica.
L'invecchiamento della popolazione del territorio esige che si investa in assistenza domiciliare e nell'housing sociale. Per non dimenticare che gli anziani potrebbero svolgere ruoli significativi nella nostra società, occorre da un lato incoraggiarli a non ritirarsi dall'impegno nel sociale, dall'altro riproporre una sinergia tra anziani e giovani per custodire tradizioni di lavoro e competenze ancora oggi necessarie.
Perché votare Gabriella Sala alle prossime elezioni regionali?
Chi mi conosce può decidere di votarmi sulla base di quello che sa del mio lavoro, mentre a chi non mi conosce posso dire che c'è necessità di competenze spendibili da mettere al servizio della Regione, ovvero di tutta la comunità. In un dialogo auspicato potrei esemplificare i problemi che la mia professione deve affrontare quotidianamente.
Se fosse eletta non le mancherebbe il suo lavoro e lasciare la vita che ha condotto negli ultimi 34 anni?
Proverei nostalgia ma dedicherei al nuovo impegno altrettanta passione: un investimento per i giovani che si stanno affacciando nel mondo dei "bisogni", con professioni che esigono di credere senza riserve. Ritengo di avere un obbligo umano e professionale verso di loro e, anche per questo, sono pronta a fare la mia parte in Consiglio.
Riccardo Santagati