“Bella Ciao”, canto di liberazione in tempo di pandemia come, più di 75 anni fa, salutò l’Italia liberata dagli invasori. E’ stata quest’aria, cantata dalla voce solista di Alessia Porani e accompagnata dalla chitarra di Luca Carillo, a chiudere appuntamento al Colle dei Caffi che ricorda i quasi trecento partigiani caduti tra le Valli Belbo e Bormida (foto) durante la guerra di Liberazione.
Organizzata dal Comune di Cassinasco in collaborazione con l’Anpi di Asti e di Canelli, presenti i sindaci di Canelli, Loazzolo e Bubbio con la Provincia rappresentata dall’assessore Angelica Corino oltre a delegazioni Anpi dell’acquese.
Aperta dai saluti del presidente provinciale Paolo Monticone che ha ricordato, tra l’altro, le figure di Giancarlo Scarrone e Pierino Testore, si sono alternati nel ricordo Angelica Corino e il sindaco di Cassinasco, Sergio Primosig. Marcello Manzo ha letto la testimonianza del canellese Franco Aliberti, raccolta a suo tempo da Gianna Menabreaz, che ricorda il sacrificio e la “resistenza” dei tanti deportati e internati nei campi di sterminio e di lavoro nazisti del sud astigiano.
Dino Scanavino, già sindaco di Calamandrana ed oggi presidente nazionale della Confederazione italiana agricoltori, si è soffermato sulla “nuova resistenza”: quella degli agricoltori che, restando “sulla terra”, continuano, tra mille difficoltà tra cui anche quella di una palese marginalità strutturale.