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L’Opera Pia Tellini di Asti ha donato sei defibrillatori ad alcune parrocchie della città

Le strutture interessate potranno così beneficiare di un dispositivo salvavita molto importante in caso di persone colpite da un attacco cardiaco

Domenica 16 marzo è stato consegnato alla Cattedrale un defibrillatore, ultima donazione per l’anno 2024/2025 voluta dall’Opera Pia Tellini. «Il nostro consiglio di amministrazione – spiega Gerardo Navazio, presidente dell’Opera Pia – ha deciso di regalare sei defibrillatori ad alcune parrocchie e strutture astigiane». Delle “piccole carezze” le ha definite Navazio. La prima struttura a ricevere un Dae fu l’ambulatorio “Fratelli Tutti” di via Giobert, poi le parrocchie di San Martino e San Domenico Savio, la stessa Opera Pia Tellini di via Brofferio, la Cappellania di via Scotti a cui è andato anche un parco giochi per bambini e la Cattedrale dove, a ricevere la donazione dalle mani di Navazio e del segretario generale, Roberto Formiglio è stato il parroco, don Francesco.

Le parrocchie e le strutture interessate, potranno così beneficiare di un dispositivo salvavita molto importante in caso di persone colpite da un attacco cardiaco. «Inoltre abbiamo donato al reparto Oncologia del Cardinal Massaia, diretto dal dott. Marcello Tucci, – sottolinea ancora il presidente dell’Opera Pia – una somma per il progetto Tumori Eredo Famigliari. Si tratta – spiega Navazio – di una Borsa di Studio per un Master Universitario di 2° livello sui tumori ereditari».

Donazioni preziose dunque che si ripeteranno anche nell’anno in corso. «Quando bisognava decidere cosa regalare – commenta Gerardo Navazio che è anche presidente di Assisi Pax International, un’associazione che segue l’insegnamento di San Francesco per raggiungere una civiltà di pace e far prevalere il concetto di non violenza – don Testa, che è consigliere della Fondazione Opera Pia Tellini, chiese “cosa manca ad Asti?” E così faremo per decidere anche i prossimi contributi».

A proposito di Assisi Pax International, il suo presidente ha infine aggiunto: «Proprio perché siamo una grossa organizzazione che lavora per la Pace nel mondo, abbiamo inviato lettere sia a Zelensky sia a Putin sperando presto in una tregua definitiva».

[nella foto la consegna del defibrillatore alla parrocchia di San Domenico Savio]

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