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Attualità
Bilancio 2023

L’opposizione conferma il suo no ai parcheggi blu in piazza del Palio: «Nessuna garanzia di avere i 700.000 euro»

Il PD denuncia che ci sono troppi “portoghesi” che non pagano mai, pochi controlli e sanzioni evase. Poi rilancia l’installazione di sbarre d’accesso alle aree di sosta delle piazze

Ci sono tanti aspetti del Bilancio di previsione, approvato ieri sera in Consiglio comunale, che la minoranza contesta, ma la conversione a pagamento di tutti gli stalli blu di piazza del Palio è ciò che viene criticato con maggiore forza. Non solo rendere tutta la piazza a pagamento non piace alla minoranza, che continua a raccogliere firme (ne ha già messe da parte 9.000) per dire a Rasero di ripensarci, ma il discorso dell’estensione degli stalli blu non regge, secondo l’opposizione, neanche dal punto di vista del conseguimento dell’obiettivo sperato: recuperare 700.000 euro per chiudere il bilancio.

Il consigliere del PD Roberto Vercelli solleva parecchi dubbi sulla bontà dell’operazione. «Abbiamo 3.700 stalli blu che rendono circa 1.560.000 euro. In parte sono pagati con abbonamenti, in parte a tariffa oraria. Ad Asti ci sono in servizio 5 ausiliari del traffico che con la loro attività hanno permesso un’emissione di multe per 156.000 euro. Come fanno in così pochi a controllare tutti gli stalli blu di Asti?». Il consigliere del PD estende il discorso a un’altra questione, ben più grave: l’abusivismo che avviene nei parcheggi a pagamento dove molti non pagano, senza considerare le eventuali sanzioni, altrettanto evase, «anche se la possibilità di essere sanzionati è davvero bassa». «In via Rossini – ricorda – ci sono gli stalli blu e abbiamo visto molto spesso auto parcheggiate senza abbonamento o ticket che non hanno mai preso una multa. A fronte di introiti che potrebbero essere ben più significativi, se facessimo pagare a tutti l’uso degli stalli blu, non sarebbe necessario rendere a pagamento tutta piazza del Palio. Qui è prevista una tariffa da 0,80 centesimi l’ora o abbonamenti da 100 euro l’anno ed è facile immaginare che, senza controlli serrati e continui solo su quella piazza, non si arriverà mai a incassare l’importo necessario per coprire il buco di bilancio con 700.000 euro».

Comunque il consigliere Vercelli offre anche una soluzione che va oltre il caso di piazza del Palio: «Non prenderemo mai i soldi stimati a meno che non mettiamo barriere elettroniche, come in tutte le altre città d’Italia, che rendano obbligatorio pagare per poter uscire dall’area di sosta. Questo si dovrebbe fare almeno in tutte le piazze adibite a sosta a pagamento». «Qui invece – conclude Vercelli – c’è il rischio che pochi controllino, molti non paghino le sanzioni e tanti portoghesi continuino a usare i parcheggi gratis. C’è necessità di pianificare, non improvvisare. Sono sicuro che il Comune prenderà i soldi dal DDL Meloni e i dividendi Asp e che la filosofia ambientalista qui non c’entri proprio nulla senza considerare che l’Asp non ha alcun interesse ad aumentare le entrate dai parcheggi per consegnare l’80% degli incassi al Comune».

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