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L'opposizione: «Manca il coraggioe si pensa ad imbonire i cittadini»
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L'opposizione: «Manca il coraggio
e si pensa ad imbonire i cittadini»

Sabato mattina, mentre in sala Pastrone il sindaco Brignolo e gli assessori rispondevano alle domande dei cittadini illustrando il bilancio dei primi due anni di amministrazione (anticipando i

Sabato mattina, mentre in sala Pastrone il sindaco Brignolo e gli assessori rispondevano alle domande dei cittadini illustrando il bilancio dei primi due anni di amministrazione (anticipando i prossimi progetti volti a rilanciare Asti dal punto di vista economico, industriale, turistico e sociale) un eterogeneo gruppo di consiglieri di minoranza si è dato appuntamento in municipio per una "contro" conferenza stampa durante la quale il Bilancio 2014 è stato sviscerato, in maniera critica, per far emergere quelle che vengono considerate le principali mancanze. «Siamo davanti ad un Bilancio con un parere dei revisori dei conti positivo ma con riserva -? commenta Anna Bosia (Uniti per Asti) – nel quale vengono segnalate problematiche molto preoccupanti come il 12 -? 15% di insolvenza sulla TARI o del 90% sulle sanzioni che il Comune dovrebbe incassare, particolare segnalato anche dalla Corte dei Conti. E' necessario trovare chi fa il furbo e non paga pur potendolo fare, distinguendo le morosità colpevoli da quelle incolpevoli».

Bosia è anche tornata su uno dei progetti che le stanno più a cuore, il PISU, lamentandosi del fatto che, fino a poche settimane fa, l'assessore Bianchino «sosteneva che tutto andava bene e che non ci fossero ritardi; mentre ora, a pochi giorni dal suo insediamento, si scopre che la nuova biblioteca non aprirà a settembre, che ci saranno ritardi con il trasferimento dell'Arazzeria Scassa e anche nell'inaugurazione di Palazzo Alfieri. Chiediamo all'assessore ? aggiunge ? di fornire un preciso cronoprogramma dei cantieri perché non si può e non si deve lavorare sperando nelle proroghe». Anna Bosia è tornata quindi a contestare l'impostazione di un Bilancio «tecnico e non politico, il 3° consecutivo, che speriamo di migliorare almeno in parte con alcuni nostri emendamenti».

Non meglio ha dipinto il documento finanziario Mariangela Cotto (Noi per Asti) che lo ha definito carente, rimproverando alla Giunta di non aver saputo procedere alla realizzazione di opere già potenzialmente finanziate ma di cui non si sono perse le tracce. «A cominciare dalla strada lungo Borbore al posto della tangenziale sud/ovest che il Comune deve far realizzare dal concessionario Asti?Cuneo; proseguendo con i pannelli fonoassorbenti sulla tangenziale, installati dove non ci sono case e ancora in attesa di essere sistemati a ridosso del centro abitato di San Marzanotto Piana. Poi c'è il raddoppio di corso Alessandria all'altezza di Quarto, per sgravare il traffico dal centro abitato, altra opera di cui non abbiamo più avuto notizie». Per Cotto non ci sono solo grandi incompiute (ha citato lo Spazio Vinci, ex caserma dei vigili urbani, ancora chiuso) ma anche scelte incomprensibili come quelle di aver stanziato 0 euro sul Bilancio per settori che, in teoria, Brignolo considerava strategici nel programma di governo. «Come l'Agricoltura (0 ?) o l'Ambiente, settore quest'ultimo con 122.000 euro di cui 86.000 destinati al canile. Sulle frazioni, infine, stendiamo un velo pietoso; abbiamo un'amministrazione lenta a decidere e vorremmo capire dove intenda andare perché, fino ad oggi, non l'abbiamo ancora capito».

Davide Giargia e Gabriele Zangirolami (Movimento 5 Stelle) hanno criticato la natura stessa dell'incontro tra la Giunta e i cittadini in sala Pastrone perché avvenuto dopo la stesura del Bilancio, a giochi fatti. «Se vuoi fare la democrazia partecipata, i cittadini li coinvolgi prima di presentare il Bilancio e non dopo -? attacca Giargia -? In ogni caso abbiamo davanti un documento vuoto nei contenuti, senza investimenti per la mobilità sostenibile, altrettanto vuoto sul fronte dei trasporti e dell'agricoltura. E' una situazione ? continua il consigliere pentastellato ? senza speranza dove non c'è il coraggio di scegliere. Comunque di che stiamo parlando? Di un Bilancio preventivo discusso a fine luglio quando i soldi sono già stati spesi». Il Movimento 5 Stelle ha quindi messo le mani avanti sui lavori nella piscina comunale coperta «che non finiranno in tempo per la riapertura delle scuole perché, nella migliore delle ipotesi, se ne parlerà a fine dicembre -? continua Giargia ?- Dove andranno a settembre le società sportive che usano la piscina?». Il collega Zangirolami ha invece tagliato corto sul Bilancio di per sé («ci inorridisce per la pochezza») ma ha anche ufficializzato una nuova epoca per il gruppo «quella del dialogo con altre forze politiche nel tentativo di attuare dei progetti utili alla città. Qualcuno potrà criticare questa nuova impostazione ma noi continueremo su questa strada, sbattendocene delle critiche».

Giovanni Pensabene (Federazione della Sinistra) è tornato ad attaccare il sindaco a proposito dell'incontro a teatro («ritengo vergognoso pensare di imbonire i cittadini così; quando un'amministrazione approva un Bilancio il 30 luglio dovrebbe dirlo in giro il meno possibile e farlo alla chetichella») senza risparmiare frecciatine sulla nuova composizione della Giunta («abbiamo un sindaco di fatto che si chiama Bianchino e un sindaco di Facebook»). Pensabene ha ricordato le parole dette dall'assessore Massimo Cotto durante il suo breve intervento in Consiglio: «L'unico assessore tecnico dell'amministrazione ha fatto un intervento politico ascoltato da tutti i presenti mentre il sindaco non ha neanche speso due parole se non per sostituire l'assessore Parodi, assente in aula ? ricorda ? Abbiamo fatto un Consiglio comunale aperto mettendoci contro il mondo del Moscato nel tentativo di arrivare a produrlo anche nel Comune di Asti (che ne dà il nome ndr) e loro hanno stanziato 0 euro sull'Agricoltura. A questo punto sarebbe meglio risparmiare i costi, seppur esigui, di un assessore che intanto non può fare scelte politiche».

Per Pensabene anche sul fronte dell'Ambiente c'è molto di cui discutere perché, «oltre alla mancanza pressoché assoluta di finanziamenti ci sono state alcune iniziative già intraprese, come Verdeterra, realizzate con il sostegno del Comune e la partecipazione di alcuni assessori e che adesso non hanno i dovuti finanziamenti sul Bilancio». Il consigliere di FdS ha chiuso il suo intervento parlando del futuro assetto politico della Provincia, con un Consiglio di 2° livello eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali. Pensabene ha spiegato che sulle elezioni del Consiglio provinciale, in programma il 28 settembre, nessuno ha ancora interpellato gli eletti di Asti mentre risulterebbero contatti tra Brignolo e altri sindaci dei comuni più piccoli in vista dell'8 settembre quando saranno presentate le liste, probabilmente una lista unica. «Questa cosa non ci sta bene perché il Comune di Asti deve avere un ruolo principale nella discussione e non vogliamo che ci sia un partito dei sindaci della provincia che decida in barba a 1.200 consiglieri comunali».

Riccardo Santagati

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