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Luigi Giacomini, neoassessore alla Sicurezza di Asti: «I cittadini siano “vigili” sul territorio» [Video]

Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia entra nella Giunta Rasero prendendo il posto di Marcello Coppo, eletto deputato a Roma

Dopo l’elezione di Marcello Coppo alla Camera e le sue dimissioni dalla Giunta, il sindaco Rasero ha affidato le deleghe al coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, e consigliere comunale, Luigi Giacomini. Quest’ultimo è il nuovo assessore alla Sicurezza, Polizia Municipale, Protezione Civile, Controllo del vicinato, Periferie e Ambiente. Sarà anche il nuovo presidente del CBRA.

Assessore, secondo lei Asti è una città sicura?

La città è sicura in proporzione alla delinquenza che c’è a livello nazionale. Cresce la delinquenza nelle grandi città e cresce in proporzione ad Asti. La delinquenza proviene da più settori: dagli extracomunitari che si sono insediati in città, dalla microdelinquenza, dalla droga e addirittura dalla malavita organizzata.

Problema vandalismo: in piazza Roma, per dirne una, hanno danneggiato, per l’ennesima volta, quattro panchine di acciaio nei giardini. Non le pare che questi atti avvengano perché non è stato fatto nulla dopo i primi casi?

Il controllo serale viene effettuato dalle forze dell’ordine, ma ci sta anche educare il gestore dell’esercizio pubblico, del bar, a notare individui che alzano un po’ il gomito o sono più propensi a istigare situazioni rissose. Gli atti vandalici sono un problema serio che stiamo cercando di risolvere rinnovando il mandato a un’unità zoofila che si era proposta, già 5 anni fa, di controllare i parchi. Va da sé che il periodo invernale limita un po’ lo stare all’aperto e le uscite serali e quindi il parco di piazza Roma verrà meno frequentato dai giovani che compiono atti vandalici. Eventualmente cercheremo di chiudere l’accesso con dei cancelli, la sera, se proprio non riusciamo ad avere un controllo.

In corso Matteotti sembra che chiunque possa scaricare sui marciapiedi cucine intere, mobili e altro senza mai essere identificato. Soluzioni?

Bisogna educare il cittadino a non aver paura di telefonare alle forze dell’ordine e segnalare casi sospetti, anche nelle periferie. È importante da parte sua ci sia collaborazione. Intanto stiamo potenziando il sistema di videocontrollo, ma invito anche i condomini a installare le telecamere e a creare delle chat condominiali o di zona.

Purtroppo gli aumenti in bolletta colpiscono anche il Comune e questo significa che state valutando un piano per limitare i costi, ad esempio spegnendo parte dell’illuminazione pubblica. Si parla di parchi e di qualche piazza. Dove spegnerete?

Sull’emergenza rincari della corrente anche l’amministrazione comunale sta facendo tutte le valutazioni del caso per intervenire con accortezza e in maniera efficace nelle parti più energivore. Qualcosa si andrà a fare, un segnale dobbiamo darlo anche per essere un esempio per i cittadini.

Tra le varie “emergenze” c’è quella che vediamo da anni davanti alle scuole, quando escono gli studenti. Un lasso di tempo, specie in alcune zone, dove a causa delle auto in sosta e in divieto ovunque si creano rischi per la sicurezza degli stessi ragazzi. Dobbiamo rassegnarci all’anarchia?

Alcuni anni fa gli edifici scolastici erano quelli del quartiere e frequentati dagli alunni che risiedevano lì. Oggi no. È anche vero che ci sono scuole posizionate sulle rotonde e genitori noncuranti che parcheggiano intralciando il traffico. Gli insegnanti dovrebbero convocare dei tavoli con i rappresentanti dei genitori e invitarli a parcheggiare le auto lontane.

Quali priorità si è dato sulla Protezione Civile?

Vorrei proporre alla cittadinanza, come avviene in Romania, che ho visitato da poco, un’applicazione che avverte il cittadino nel caso ci siano temporali forti, grandinate, raccomandandogli di stare in casa. Un’applicazione che potrebbe servire anche in caso di eventi più forti.

Da assessore all’Ambiente ha progetti per ampliare l’isola pedonale, la ZTL, costruire corsie ciclabili anziché solo piste?

L’ampliamento della ZTL è una maniera per rallentare il traffico e limitare l’inquinamento anche se nel lockdown, con il traffico a zero, non si è visto l’abbassamento delle polveri sottili. Bisogna anche far capire alle persone l’importanza di cambiare le caldaie ed efficientare gli edifici. Le piste ciclabili, se si possono realizzare, si fanno, tenendo però conto che in centro abbiamo strade strette, non sempre adeguate, dove c’è un patrimonio immobiliare che arriva dal 1200.

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Una risposta

  1. in relazione agli atti di vandalismo mi chiedo a cosa servano le telecamere di sorveglianza che ormai sono presenti ovunque in città.
    inoltre per l’annoso problema dei parcheggi selvaggi all’uscita delle scuola, scaricare la responsabilità sugli insegnanti è assurdo, esistono polizia locale e forze dell’ordine preposte a far rispettare le regole. il problema, semmai, è che nessuno a livello comunale si sia mai preoccupato di risolvere le questioni traffico e parcheggi.

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