Fra meno di una settimana, lunedì 31 luglio, la nuova Ztl Varrone/Cattedrale entrerà in funzione, in pre-esercizio, per un periodo di 30 giorni nei quali i varchi elettronici, pur attivi, non saranno ancora abilitati a multare i veicoli non autorizzati al transito. Toccherà agli agenti della polizia municipale controllare che non avvengano accessi di mezzi non autorizzati ed eventualmente sanzionare i conducenti.
Tre i varchi elettronici a presidio della nuova Ztl: all’inizio di via del Varrone, davanti alla Torre Rossa, in via Caracciolo all’angolo con via Carducci e in via Natta all’angolo con via Giobert. I varchi elettronici multeranno automaticamente i trasgressori solo a partire dal 31 agosto. La sanzione ammonterà a 83 euro, ma entro 5 giorni dalla data di notifica sarà ammesso il pagamento nella misura corrispondente al minimo ridotta del 30%, 58,10 euro, oltre alle spese di notifica.
Già da alcune settimane i residenti, proprietari o affittuari di garage e posti auto, i titolari di attività commerciali o di studi professionali ricompresi nella nuova Ztl possono fare richiesta al Comune dei pass di accesso e degli abbonamenti che autorizzeranno il parcheggio in strada, dove previsto.
Piazza Castigliano diventa a corona, la rabbia dei residenti
Da lunedì 31 luglio un’altra importante novità riguarderà piazza Castigliano i cui 60 parcheggi diventeranno zona a corona. Così facendo, la tariffa oraria passerà da 1,20 a 1,50 euro, non si potrà parcheggiare per più di 2 ore e tutti gli abbonamenti per la sosta già attivati, di qualsiasi tipo, non avranno più validità negli stalli blu della piazza. Nell’area, oggi parte della zona Ovest, non sarà più possibile parcheggiare usando l’abbonamento mensile “Bun Pat” (25 euro) e neanche con gli altri abbonamenti, ben più costosi, perché nessuna zona a corona li prevede. Piazza Castigliano diventerà, così, un parcheggio mirato a gestire soste più brevi. Scelta che non è piaciuta a molti residenti, abituati a parcheggiare l’auto sulla piazza, muniti di regolare abbonamento annuale che potranno ancora usare, ma altrove.
L’istituzione dei parcheggi a corona ha fatto arrabbiare i residenti. Per questo è stata aperta una raccolta firme nel quartiere. «Vogliamo consegnarla al sindaco e la richiesta più semplice è dividere la piazza, metà come parcheggio a corona e l’altra metà lasciarla com’è – spiega Mauro Ferro – La piazza a corona, infatti, può andare bene dove ci sono attività commerciali per uno scambio veloce tra i clienti, non dove ci sono scuole, uffici e altri luoghi di lavoro che verranno penalizzati». Nella petizione si evidenzia inoltre che gli abbonamenti/permessi zonali già pagati non avranno più validità sulla piazza (ma continueranno a essere validi nella zona Ovest).
Liceo Foscolo e Casa di Carità, scoppia la querelle sui pochi pass per i lavoratori
L’attivazione della Ztl Cattedrale ha scatenato anche proteste tra i lavoratori che devono raggiungere o parcheggiare nelle aree interessate. In via Testa, nell’ex polo universitario, hanno sede il liceo Foscolo e la Casa di Carità “Arti e Mestieri”. Decine di insegnati, personale ATA, collaboratori, senza contare gli studenti e i corsisti, avranno a che fare con le modifiche alla viabilità essendo il plesso dentro l’area interdetta. Le segreterie di entrambi gli istituti hanno chiesto al Comune numerosi pass rossi per far accedere il personale nella Ztl con i mezzi privati e raggiungere il parcheggio dell’ex Fulgor, di proprietà degli Oblati di San Giuseppe, che può ospitare 60 auto.
«Ma dal Comune hanno risposto in prima battuta che ci riconoscevano solo 6 pass – racconta la professoressa di inglese del Foscolo Barbara Scardino – Per noi una violazione del nostro diritto di poter raggiungere un parcheggio privato. Adesso dagli uffici fanno sapere che ci saranno più pass, ma pare non un numero sufficiente per tutti coloro che lavorano nella scuola. Siamo anche disposti a pagare una sorta di abbonamento, se occorre, ma pensiamo che sia un nostro diritto poter parcheggiare nel cortile della scuola. Insegniamo ai ragazzi a combattere contro le ingiustizie perché i diritti vanno rispettati e questo è uno di quei casi dov’è giusto protestare».
Della stessa opinione sono gli Oblati di San Giuseppe, proprietari dell’immobile di via Testa, che hanno chiesto al Comune spiegazioni sul numero dei pass previsti per le due scuole, ma anche per loro stessi. «Non è corretto che con un’attività con centinaia di persone non venga riconosciuto loro il diritto di passare, considerato che molti vengono da fuori – osserva padre Luigi Roasio degli Oblati – Anche noi vorremmo avere il diritto di andare a casa nostra con l’auto, senza considerare che io stesso avrei proposto al Comune un’alternativa alla viabilità affinché le scuole potessero essere raggiunte ugualmente, pur preservando la zona della Cattedrale». In particolare gli Oblati, sottolineando che 6 pass per scuola «mettono a rischio la sopravvivenza dell’attività di notevole rilevanza», hanno chiesto al Comune 20 pass per il Foscolo e 35 per la Casa di Carità Arti e Mestieri.
Da quest’ultima a parlare è la direttrice Silvia Cravero: «Siamo la più grande agenzia formativa sul territorio con una ventina di docenti, molti collaboratori esterni a partita iva e contratti di varia natura ai quali si aggiungono i fornitori e gli addetti alla pulizia. Il parcheggio privato, che paghiamo agli Oblati, dev’essere raggiungibile e quindi ci auspichiamo che il Comune ci venga incontro. Avere 6 pass è come non averne, mentre 20 sarebbe un numero più accettabile».
La replica del sindaco Rasero
Alle proteste da piazza Castigliano, e a quelle dalle scuole via Testa, il sindaco Rasero replica senza fare passi indietro: «Quando ci sarà consegnata la petizione dei residenti la valuteremo, ma fino a oggi non abbiamo nulla in mano. Per quanto riguarda le scuole stiamo già considerando le richieste di pass inoltrate e anche qui stiamo vedendo come intervenire, anche se mi fa specie che proprio degli insegnanti, spesso presenti in piazza San Secondo con i loro alunni durante le giornate a difesa dell’ambiente e del clima, protestino per l’attivazione di una Ztl e pretendano di usare comunque l’auto dove ad altri è vietato».