Il mondo del Palio e soprattutto gli addetti ai lavori e gli appassionati con qualche annetto in più piangono la scomparsa di Antonio Pigliaru, classe 1939, fantino protagonista della corsa astigiana dal 1968, anno in cui debuttò piazzandosi terzo per la Cattedrale su Navajko, fino al 1980, sua ultima apparizione in piazza su California (ribattezzato Balin) per Santa Maria Nuova.
In mezzo, dal 1969 al 1979, per lui altre dieci presenze al Palio (Antonio Pigliaru non corse unicamente nel 1978): anno 1969, sostituisce in finale Sergio Ruiu per la Cattedrale; 1970, San Paolo su Marechiaro; 1971, Tanaro, su Nani; 1972, San Silvestro su Folgore; 1973, Torretta, su Poupouche; 1974, Don Bosco Viatosto, su Cabalestra; 1975, Costigliole, su Avella; 1976, Costigliole su Estury; 1977, Costigliole, su Is Gulesz, 1979, San Silvestro, su Diorez.
Il suo miglior piazzamento in finale lo ottenne nel 1977, quando si classificò secondo per Costigliole alle spalle della Cattedrale. Personaggio schivo, non amante della ribalta, Pigliaru dopo aver smesso di correre con il passare degli anni si allontanò dal mondo del Palio, pur conservando contatti con molti fantini suoi rivali in corsa.
Alla famiglia di Antonio, ai parenti, agli amici e a tutte le persone del mondo del Palio che hanno avuto la fortuna di conoscerlo vanno le condoglianze della redazione de La Nuova Provincia.
Nelle foto: Antonio Pigliaru nei box del Palio nel 1989 e alla partenza di una batteria sull’ovale di Piazza Campo del Palio.