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M5S contro l’Amministrazione:«Un fallimento dietro l’altro»
Attualità

M5S contro l’Amministrazione:
«Un fallimento dietro l’altro»

Un vero processo all’operato dell’amministrazione Brignolo, con tanto di “condanna” senza appello, quello effettuato dal Movimento 5 Stelle in una conferenza stampa fiume in municipio. I consiglieri comunali Davide Giargia e Marcella Serpa, l’avvocato Alberto Pasta, ex assessore di Brignolo, e i pentastellati Rinaldo Russo, Pierpaolo De Fina e Massimo Cerruti hanno analizzato l’operato del sindaco e della sua giunta, evidenziando una scarsa capacità di risolvere i problemi…

Più che un bilancio, è stato un vero processo all’operato dell’amministrazione Brignolo, con tanto di “condanna” senza appello, quello effettuato dal Movimento 5 Stelle in una conferenza stampa fiume, sabato mattina, in municipio. I consiglieri comunali Davide Giargia e Marcella Serpa, l’avvocato Alberto Pasta, ex assessore di Brignolo, e i pentastellati Rinaldo Russo, Pierpaolo De Fina e Massimo Cerruti hanno analizzato l’operato del sindaco e della sua giunta, evidenziando una scarsa capacità di risolvere i problemi di Asti, cui si aggiungono clamorosi autogoal sulle nomine politiche, ultima delle quali quella che riguarda il commissariamento della Casa di Riposo.

Cotto al Maina? «Un palese caso di inconferibilità»
«Il 2015 è stato l’anno delle incompatibilità e dei conflitti di interesse – taglia corto Pasta – Il M5S ha portato in causa Brignolo sull’incompatibilità in Provincia, avvenuta con la totale complicità del centrodestra ad accezione di Coppo e Lattanzio; altra incompatibilità è stata quella come consigliere della CrAsti. Ora è venuta fuori la nomina di Mariangela Cotto a commissario della Casa di Riposo per la quale la Regione, già il 31 dicembre, ha mandato una pec nella quale ha confermato quanto sostenuto da noi, ovvero l’inconferibilità dell’incarico».

«Un 2015 fallimentare»
«Asti non brilla per qualità della vita, – commenta Giargia – non parliamo della sicurezza dove siamo al 101° posto in classifica, abbiamo un tasso di furti molto alto, ma per Brignolo va tutto bene perché lui è quello del fare. Non abbiamo visto nuove aziende aprire sul territorio, l’area di Quarto non decolla, però il tasso di disoccupazione è all’11% e primeggiamo per numero di cassintegrati». Il consigliere critica poi alcune operazioni finite in modo discutibile, come il tentativo di portare l’Arazzeria Scassa nell’ex biblioteca («ora che ne faranno di quei locali?»), la mancata riapertura di Palazzo Alfieri, secondo quanto invece era stato annunciato («l’hanno data per imminente più volte») e alcuni cantieri del PISU chiusi in maniera contestabile, «come la pista ciclabile del cavalcavia Giolitti non così fruibile dai ciclisti». Giargia annuncia quindi l’intenzione del M5S di presentare una formale richiesta di accesso agli atti del PISU «per verificare le pratiche dei collaudi e dei pagamenti delle opere».

«Un blocco del traffico del tutto inutile»
«Due giorni di blocco del traffico, gli unici nei quali non era necessario farlo, poi si sono stufati e tutto è tornato come prima». E’ una bocciatura totale quella che il M5S fa dell’ordinanza di Brignolo volta ad abbassare lo smog in città. «Che fine ha fatto il progetto pedibus? – commenta Giargia – Davanti alle scuole si continua a parcheggiare tenendo i motori accesi mentre, se devo prendere un bus, devo aspettare anche 40 minuti. I parcheggi scambiatori non servono a nulla, il bike sharing è scomparso, le navette elettriche sono ferme in un capannone perché costa troppo sostituire le batterie… non c’è che dire, un ottimo risultato».

«Sul commercio si naviga a vista»
Per Marcella Serpa, anche le scelte sul commercio sono del tutto discutibili: «Non c’è una visione d’insieme sulla città e Brignolo tradisce il suo stesso programma elettorale. Il Piano commerciale ha potenziato la media distribuzione in corso Alessandria e ha lasciato aperta la porta ad Agrivillage, mentre non ha previsto alcun intervento a sostegno del centro storico».

«Il turismo è in crescita, ma non grazie a loro»
Serpa conferma i dati positivi sul turismo in città, ma contesta all’amministrazione di non essere il motore trainante del settore. «L’Astigiano è più economico rispetto all’Albese e Asti si è ricollocata sul panorama turistico perché sono stati i turisti stessi a muoversi da soli, indipendentemente dalle politiche di Brignolo. Si parla di mettere una tassa turistica che potrebbe far incamerare circa 100.000 euro all’anno: come verranno investiti quei soldi? Secondo noi, prima di tassare i turisti, bisogna fare interventi in loro favore, ma l’amministrazione non sa di cosa hanno bisogno e, sicuramente, non di un parcheggio sotterraneo ai margini della Ztl».

Quale futuro per la biblioteca?
I Cinque Stelle ricordano poi l’attuale situazione economica della Biblioteca “Faletti”: «Il Comune le versa 220.000 euro, la Cassa di Risparmio, 50.000 euro. Ma il costo di gestione è di circa 600.000 euro annuali e dai tesseramenti – spiega Serpa – si ricavano circa 3.000 euro al mese. Con adotta una scaffale si sono incamerati circa 85.000 euro; intitolando le tre sale, 60.000. Come faranno a far quadrare i conti?»

«Aurum et Purpura: vediamoci chiaro»
Russo va all’attacco sulle partecipate del Comune e, in particolare, sulla società (oggi in liquidazione) Aurum et Purpura nata insieme a Provincia e Camera di Commercio per gestire l’Enofila. Secondo i Cinque Stelle è stata una partita nella quale il Comune ci ha rimesso parecchio, in un modo o nell’altro, («valuteremo le carte e decideremo se mandarle alla Corte dei Conti per le verifiche del caso, sebbene la stessa abbia già mosso osservazioni sull’Aurum e sulle altre partecipate»). Anche sul nuovo palazzetto dello sport non mancano le polemiche: «Una gara che nasce nel 2006 con la creazione di un’apposita ATI, poi nulla è stato fatto e, come osservato dalla Corte dei Conti nell’aprile 2015, nessuno capisce perché il Comune non abbia adito le vie legali, in quasi dieci anni, per risolvere la situazione».

Teleriscaldamento e illuminazione pubblica
De Fina, già esponente del comitato contro il teleriscaldamento, torna a criticare l’impianto del progetto, a ribadire i dubbi sullo stesso emersi in sede di conferenza dei servizi e il fatto che Brignolo abbia negato ai cittadini il referendum consultivo. L’ing. Massimo Cerruti si dice molto perplesso sull’ultimo affidamento diretto all’Asp per il rifacimento dell’illuminazione pubblica con l’installazione delle lampade a led. «Non ci convince il conto economico e il risparmio stimato che, a fronte di una media nazionale tra 40 e 70%, qui si aggira sul 12%. Anche il tipo di convenzione con l’Asp non ci pare così conveniente per la città, che si lega all’azienda con rigidi vincoli per 25 anni».

Riccardo Santagati

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