Chissà se un giorno, accanto all’enologo e il cantiniere, in cantina ci sarà anche il direttore d’orchestra. Al “Post del vin” la cantina sociale di Rocchetta Tanaro succede già. E il direttore non è uno qualunque, ma Peppe Vessicchio, volto e bacchetta del festival di Sanremo e di tante canzoni celebri. Da una sua idea e dalla collaborazione con Giulio Porzio, presidente della Cantina di Rocchetta, complice lo chef Beppe Sardi, nasce “Rebarba”, una Barbera d’Asti affinata con la tecnica dell’armonizzazione musicale.
Come funziona? Semplificando, si applicano degli strumenti alle vasche dove sta maturando il vino: “Queste apparecchiature – spiega Vessicchio – emettono suoni o comunque vibrazioni che hanno la capacità di incidere sulla composizione stessa del vino, penetrando nelle molecole, favorendone la naturale evoluzione. Diciamo che ogni vino ha un processo autonomo di sviluppo che lo porta a migliorarsi e rendersi piacevole per noi che lo beviamo. Con la musica si avvia un processo di armonizzazione che aiuta il vino a migliorarsi”.
Vessicchio, che senz’altro sa di musica, stupisce per la facilità con cui si addentra in spiegazioni di fisica e biologia, sulle caratteristiche delle onde sonore e sui riflessi che hanno non solo sul vino.
Qual è il risultato? “Vini più puliti, armoniosi, di facile beva” assicura l’enologo della cantina Umberto Olivieri che pure ammette, all’inizio, di aver “avuto delle discussioni, non mi convinceva tanto questa cosa”, ma alla fine, confrontando i vini armonizzati con quelli tradizionali ha dovuto ammettere che “i primi sono sferici, gli altri prismatici”, come dire i vini armonizzati non hanno asperità. Non solo: sono riscontrate come migliorative del prodotto sotto vari aspetti, anche quello della digeribilità. Questa nuova condizione è anche testimoniata da strumentazioni usate in ambito fisico.
Il compositore non è nuovo a questo genere di sperimentazioni: già in passato aveva utilizzato Mozart tra i filari per tenere lontani oidio e peronospora dalle viti di nebbiolo nel Roero. Ora si spinge oltre con dei complici d’eccellenza nel Monferrato, confermando un’altra convinzione di Lauzi: “I piemontesi sono brasiliani con la nebbia dentro”.
Un progetto che ha anche un nome: Freman, FREquenze e Musica Armonico-Naturale.
Dopo una serie di prove – ricorda Giulio Porzio – abbiamo sposato questo stravagante, innovativo e divertente progetto. Da alcuni anni il maestro viene regolarmente in cantina ad armonizzare le botti colme di Barbera. In tutto la produzione annuale è attorno alle 10 mila bottiglie di cui 8 mila Rebarba Barbera d’Asti e 2 mila la versione biologica”.
La Cantina Post dal Vin, fondata a Rocchetta Tanaro nel 1959, è un punto di riferimento per la produzione di Barbera d’Asti e altri vini piemontesi di qualità. Con 35 soci conferitori e circa 120 ettari di vigneti, produce ogni anno 90 mila bottiglie, selezionando le migliori uve per garantire standard qualitativi elevati.