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Attualità

Quattro denunce dalla forestale
per le macerie “sporche” in cortile

Hanno ristrutturato casa senza concessione edilizia e hanno usato le macerie per "riempire" il cortile circostante e la stradina di accesso. A fermare i lavori di una coppia, lui 50 anni e

Hanno ristrutturato casa senza concessione edilizia e hanno usato le macerie per "riempire" il cortile circostante e la stradina di accesso. A fermare i lavori di una coppia, lui 50 anni e lei 35, è stata la Guardia Forestale di Asti intervenuta sul cantiere a Portacomaro Stazione. Una nota parla del rinvenimento di un "enorme quantitativo di rifiuti abbandonati lungo la stradina di accesso alla casa e sull'area circostante". Si tratta di materiale proveniente da demolizioni murarie frammisto a parti in plastica, vetro, ferro, cavi elettrici, lastre in fibrocemento, pannelli in polistirolo, ramaglie e ancora altri tipi di rifiuti. Tutti rovesciati in piccoli mucchi lungo la strada di 250 metri di lunghezza, trasformata in una discarica a cielo aperto.

La pattuglia di forestali intervenuta ha posto sotto sequestro tutta l'area, compreso il cantiere di ristrutturazione e ha denunciato la coppia che dovrà dunque rispondere di abbandono di rifiuti e di abuso edilizio. Che gli abbandoni di rifiuti e macerie fossero prassi consolidata da tempo non lo si è dedotto solo dalla quantità rilevante avvistata, ma anche dal fatto che proprio mentre la Forestale stava concludendo il sopralluogo, è sopraggiunto un camioncino di una piccola impresa di costruzioni che trasportava rifiuti da lavori edili oltre a sacchi contenenti rifiuti urbani, senza formulario e senza autorizzazione per il trasporto di questo tipo di scarti. Sequestrati dunque anche il camioncino, il suo carico e denunciati il titolare della ditta, una donna di trent'anni e l'autista di 49 anni.

«Il trasporto di rifiuti fuori da ogni regola è di norma la fase della gestione che precede il momento dell'abbandono ?- spiegano al Corpo Forestale dello Stato di Asti – Del carico infatti non è possibile stabilire la provenienza, ossia il produttore del rifiuto che dello stesso si vuole disfare, né il luogo di destinazione, che non può che essere l'abbandono incontrollato sul territorio o comunque l'illecito smaltimento. Di fondamentale importanza, quindi, l'operato degli agenti forestali che hanno intercettato il carico prima che venisse riversato nell'ambiente, inevitabilmente degradandolo».

d.p.

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