Cerca
Close this search box.
Madonna del Portone
Attualità
Diocesi

Madonna del Portone, si inaugurano i locali ristrutturati della casa canonica

Taglio del nastro con il vescovo Marco Prastaro e i volontari del santuario – Ricavati saloni e spazi di accoglienza per gruppi

Ad oltre un anno di distanza dall’inizio dei lavori, la casa canonica del santuario della Beata Vergine del Portone, comunemente denominato Madonna del Portone, ha una nuova veste. Domani (domenica), alle 18.30, il vescovo Marco Prastaro inaugurerà i nuovi locali, ristrutturati con il contributo della Diocesi di Asti e della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino; seguirà un momento conviviale offerto dai volontari del santuario.

I lavori

I lavori hanno interessato circa 300 metri quadri divisi su due dei tre piani della casa canonica. Comprendono un grande salone che può ospitare fino a circa 70 persone, dotato di bagno anch’esso ristrutturato, quindi altre stanze polifunzionali, un ufficio e una cucina che sarà a disposizione dei gruppi che frequenteranno la casa canonica. Al primo piano ha trovato spazio anche il laboratorio di vesti per la liturgia “Nardos”, creato grazie alla collaborazione della Caritas diocesana.
“Questi spazi di accoglienza per gruppi – spiega don Simone Unere, rettore del santuario – sono destinati a diventare un luogo per condividere esperienze di fraternità e spiritualità, anche per iniziative del santuario e della diocesi. Il salone è già stato utilizzato dal Coro diocesano Porta Paradisi e per l’appuntamento di preghiera “Un canto nella notte” a cura delle Fraternità della Trasfigurazione”.
L’inaugurazione sarà preceduta, alle 17.30, dalla messa, con un’attenzione rivolta ai benefattori che stanno contribuendo a un altro progetto del Santuario: la sistemazione delle luci della Madonnina posta sulla cupola. Rimangono ancora da sistemare le aree verdi e il tetto.

 

 

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale