Ancora irraggiungibile borgata Aie
Da cinque giorni la borgata di frazione Aie non è raggiungibile, se non a piedi e con molta cautela. Colpa del cedimento della strada, a valle, e di una frana, poche decine di metri dopo, “scivolata” dalla scarpata a monte. Isolate cinque famiglie che, adesso, chiedono di essere “liberate” da una situazione divenuta pesante.
Il fronte franoso è variegato. <Si tratta di intervenire per mettere in sicurezza la strada – conferma l’assessore Firmino Cecconato -. Abbiamo ricevuto il via libera e, tra oggi e domani, la ditta incaricata procederà a palificare le parti interessate dalle frane per consentire il passaggio delle auto. Ovviamente, il lavoro sarà paziente e meticoloso proprio per evitare che si creino criticità in futuro>.
Strade chiuse, i tecnici al lavoro
In località Belline la caduta a valle della massa di fango e arbusti non è ancora stata rimossa. <Ieri (martedì n.d.r.) con i tecnici della Regione abbiamo compiuto un sopralluogo – spiega Cecconato . Dovremo, dunque, aspettare che il maltempo offra una tregua per le prime operazioni di sgombero e “puntellamento” della scarpata>.
Rimane chiuso il tratto della comunale in regione Boschi tra strada San Giorgio e via Cassinasco per un ampio smottamento che ha reso inagibile il transito delle auto. In zona Monforte le tre famiglie isolate per il cedimento del viale alberato possono scendere a valle con le auto grazie alla disponibilità di un residente olandese che ha acconsentito al passaggio nel proprio fondo. In giornata sarà riaperta strada Cavolpi con la rimozione dei metri cubi di terriccio. Transitabile la provinciale 41 che da Canelli, in via Giuliani, sale a Sant’Antonio.
In Valle Bormida ferite le colline
Disagi in Valle Bormida, con tre frane lungo la Canelli-Bubbio. Possono circolare solo i mezzi inferiori a 35 quintali e non i camion, con forti ripercussioni sull’economia della zona. La Provincia ha già investito oltre 300 mila euro per il ripristino, ma ci vorrà un mese per completare l’opera. Problemi anche a Vesime, sia alle interpoderali che alle coltivazioni, con seri danni all’agricoltura. Emblematico quanto accaduto a Damaso Abate, che ha visto precipitare a valle gran parte della propria vigna. Criticità anche a Cessole, Olmo, Roccaverano, Sessame e Mombaldone.