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Manca il permesso dalle Ferrovie,bloccati i lavori al Cavalcavia Giolitti
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Manca il permesso dalle Ferrovie,
bloccati i lavori al Cavalcavia Giolitti

Interrotti i lavori lungo il cavalcavia Giolitti, il gruppo consigliare del Movimento Cinque Stelle chiede spiegazioni all’amministrazione comunale attraverso un’interrogazione che sarà discussa

Interrotti i lavori lungo il cavalcavia Giolitti, il gruppo consigliare del Movimento Cinque Stelle chiede spiegazioni all’amministrazione comunale attraverso un’interrogazione che sarà discussa nel corso del prossimo Consiglio Comunale. Il cantiere, che dovrebbe portare alla realizzazione di una pista ciclabile con annesso percorso pedonale lungo il tratto del cavalcavia, è fermo ormai dal mese di marzo e i grillini chiedono ora conto al Sindaco Fabrizio Brignolo e all’Assessore ai lavori Pubblici Alberto Ghigo. I lavori erano iniziati alcuni mesi fa e rientrano nella rosa di opere pubbliche finanziate attraverso il bando del PISU (Piano Integrato di Sviluppo Urbano) che interessa la parte ovest della città. Tra i punti di forza di questo massiccio intervento, la realizzazione di svariati chilometri di pista ciclabile, alcuni dei quali per l’appunto lungo il tratto del cavalcavia Giolitti. L’intervento ha suscitato numerose polemiche e perplessità a causa di un percorso ciclo/pedonale poco fruibile, vuoi per quel tratto iniziale in salita o per il percorso a tratti contorto e costellato da svincoli. Ora, a destare perplessità c’è anche il cantiere abbandonato.

«L’assenza di operai e di mezzi al lavoro ci insospettisce, gran parte dei guard–rail deve essere ancora sostituito. I marciapiedi non sono stati terminati, le tubazioni restano scoperte e c’è mancanza di illuminazione pubblica. Insomma che cosa sta succedendo?» chiede il consigliere Davide Giargia. Dai banchi del Movimento Cinque Stelle si osserva come il periodo estivo sia quello consono per ultimare i cantieri stradali, sia per l’assenza di quegli astigiani partiti per le vacanze sia perché le scuole, chiuse, assicurano minor passaggi di veicoli in città. I timori sono quelli che la pista sul Cavalcavia Giolitti posa diventare l’ennesima opera incompiuta all’italiana. A smorzare le polemiche ci pensa però l’Assessore Alberto Ghigo, il quale spiega: «Il cantiere è fermo perché da mesi attendiamo un’autorizzazione da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per ultimare i lavori lungo due tratti di sua competenza».

Cosa centrino le Ferrovie nella realizzazione di una pista ciclabile è presto spiegato: il cavalcavia Giolitti passa sopra i binari della rete ferroviaria mentre un tratto della futura pista si trova ad una distanza di meno 30 metri da un binario morto della stazione di Asti. Il disguido sarebbe dunque imputabile a questo. «Da Torino RFI ha assicurato che invierà l’autorizzazione entro pochi giorni. «Ammetto che l’attesa è stata lunga ma il via libera dalle Ferrovie è ormai imminente» assicura Ghigo. Ottenuto il semaforo verde dall’azienda, il Comune procederà a far ripartire i lavori. Per il momento, il costo complessivo degli interventi lungo il cavalcavia Giolitti ammonta a 1.245.500 euro. Grazie ai fondi del PISU non è stato possibile soltanto progettare una pista ciclabile che collegherà corso Venezia a corso Alba ma anche al percorso ciclabile lungo il Borbore. I Cinque Stelle però non si accontentano e in Consiglio Comunale chiederanno conto dei rifiuti accumulati proprio sotto il cavalcavia cittadino. «Intendiamo sapere da quali cantieri provengono gli scarti edili qui depositati e chi è il soggetto responsabile del loro smaltimento. Restiamo dell’idea che la presenza di questi rifiuti sia la dimostrazione che qualcosa non funzioni» conclude Giargia.

Lucia Pignari

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