E' una presa di posizione netta quella del Consiglio comunale che, dopo gli efferati delitti avvenuti ad Asti nell'ultimo mese, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno sul tema
E' una presa di posizione netta quella del Consiglio comunale che, dopo gli efferati delitti avvenuti ad Asti nell'ultimo mese, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno sul tema della sicurezza. Dal centrodestra, al centrosinistra, passando per le liste civiche, tutti i rappresentanti dei cittadini hanno chiesto a chi di dovere di garantire quella sicurezza non più percepita, data «la situazione di allarme che si sta vivendo». Nel documento approvato si legge che «i cittadini non sono più disponibili ad accettare le rassicurazioni e le promesse che gli organi preposti alla sicurezza del territorio sono soliti reiterare in occasioni di fatti di sangue gravi come quelli verificatisi negli ultimi giorni». Rassicurazioni, continuano i consiglieri, «smentite dal verificarsi di gravissimi fatti di sangue».
Insomma, per l'intero Consiglio comunale di Asti non è più possibile andare avanti così, anche perché «il ritardo nella nomina del nuovo prefetto contribuisce a creare motivi di preoccupazione nella cittadinanza ed a confermare il senso di insicurezza». Per questo motivo i consiglieri, votando l'odg, hanno chiesto al sindaco Brignolo, all'assessore Sorba, al presidente della commissione sicurezza Viarengo di «convocare un tavolo di confronto con il questore, il vice prefetto, il comandante dei carabinieri, della polizia municipale, della guardia di finanza e del sindacato di polizia per esporre, preliminarmente, il grave disagio che la popolazione astigiana sta vivendo in questi ultimi tempi e concordare, conseguentemente, le iniziative, da intraprendere, anche a livello politico-amministrativo per porre rimedio all'attuale situazione di insicurezza».
Nel pomeriggio di martedì, alle 18, si è riunita l'apposita commissione cui ha partecipato il sindaco per affrontare la questione sicurezza. Nel frattempo il Consiglio ha anche approvato un secondo ordine del giorno per esprimere solidarietà al sindaco Brignolo dopo i violenti attacchi verbali subiti, mercoledì sera, alla manifestazione sulla sicurezza in piazza San Secondo, da un gruppo di contestatori e cittadini che ne chiedevano le dimissioni.
Anche il Consiglio provinciale, riunitosi qualche giorno fa, ha affrontato il tema della sicurezza la quale, secondo gli eletti, non si deve circoscrivere al solo capoluogo, ma a tutto l'Astigiano: «Sia per i cittadini che per i turisti – hanno fatto sapere dal Consiglio – è fondamentale poter pensare al centro più importante del territorio come un posto sicuro e gradevole».
«Purtroppo, al di là dell'esasperazione legittima che pervade ognuno di noi -? ha dichiarato il presidente facente funzioni della Provincia Marco Gabusi – poco possiamo fare rispetto ai casi appena verificatisi, se non confidare nel lavoro di forze dell'ordine e degli inquirenti. Gli amministratori locali devono, invece, preoccuparsi di non creare ulteriori situazioni di disagio alla collettività e individuare azioni politiche comuni per limitare quelle già presenti. Il grido d'allarme dei responsabili sindacali delle forze dell'ordine astigiane sulla carenza d'organico e la proposta della Regione Piemonte di realizzare un hub del centro d'accoglienza di Settimo Torinese a Castello d'Annone sono argomenti che vanno approfonditi e analizzati con cura. Proprio per questo motivo ? ha concluso Gabusi – e per provare ad affrontare la situazione in maniera costruttiva, senza mettere alla gogna gli amministratori locali e in particolare i primi cittadini del territorio, il Consiglio provinciale mi ha delegato a chiedere al prefetto reggente la convocazione del Comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza».
Riccardo Santagati