Cerca
Close this search box.
Manutencoop batte cassa al Comuneper le fatture non pagate
Attualità

Manutencoop batte cassa al Comune
per le fatture non pagate

«E’ vero. C’è un decreto ingiuntivo da parte della ditta Manutencoop (che fornisce il riscaldamento alle scuole e agli edifici comunali ndr) per fatture relative al 2013 e 2014 e per un totale

«E’ vero. C’è un decreto ingiuntivo da parte della ditta Manutencoop (che fornisce il riscaldamento alle scuole e agli edifici comunali ndr) per fatture relative al 2013 e 2014 e per un totale di 883.808 euro. In gran parte sono fatture dovute, mentre in un caso il Comune non è d’accordo sulla cifra richiesta nella quale ci sono, secondo i nostri calcoli, 66.124 euro in più». Nell’ultimo Consiglio comunale è stato l’assessore Alberto Ghigo a rispondere all’interpellanza urgente dei consiglieri di minoranza Angela Quaglia (Forza Italia) e Piero Ferrero (PDL) sulla situazione debitoria del Comune verso la Manutencoop che, oltre a fornire il riscaldamento per le scuole e gli edifici comunali, si occupa anche della manutenzione degli impianti.

Quaglia e Ferrero hanno chiesto chiarimenti su un decreto ingiuntivo depositato dall’azienda che attende il pagamento di tre fatture del 2014 rispettivamente da 443.839 euro, 1.647 euro e 95.200 euro e di una fattura del 2013 pari a 195.200 euro. I consiglieri di minoranza hanno chiesto per quale motivo si sia creata questa situazione debitoria e come il Comune intenda saldare il dovuto, compatibilmente con le disponibilità finanziarie del 2015.
«Tutta la somma è indicata a Bilancio 2015 – ha spiega l’assessore Ghigo – quindi c’è la disponibilità a pagare, ma c’è stato un problema di cassa perché, per far fronte a queste uscite, devono esserci pari entrate. A giugno, con i trasferimenti in programma, pensiamo di poter far fronte al pagamento. Proprio oggi (martedì per chi legge ndr) ho telefonato alla Manutencoop per valutare il ritiro del decreto ingiuntivo a fronte di una modalità di pagamento da parte del Comune».

Ghigo, rispondendo all’interpellanza dove si chiedeva perché, per garantire il dovuto, non si è cominciato ad utilizzare i 604.000 euro previsti dalla scheda 150/2015 del piano triennale delle opere pubbliche, ha così precisato: «Perché con i soldi di quella scheda si possono sostenere le spese di investimento mentre gran parte delle fatture in questione riguardano la gestione del calore, quindi non abbiamo potuto attingere da lì per saldare le fatture». Nella seduta di Giunta di martedì è stato comunque già deliberato, a titolo cautelativo, di nominare un avvocato per formalizzare l’opposizione al decreto ingiuntivo nel caso non venisse trovato un accordo con la Manutencoop.

r.s.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale