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Attualità

Attivisti 5Stelle contro gli eletti
«I consiglieri non ci rappresentano più»

Tempi difficili per il Movimento 5 Stelle di Asti alle prese con quella che sembrerebbe una fronda interna animata da un gruppo di persone che si definiscono "attivisti". Il caso è scoppiato durante l'ultimo MeetUp organizzato, qualche giorno fa, nell'ex sala consiliare del Comune. Uno degli intervenuti si è alzato in piedi per presentare un nuovo gruppo di sostenitori pentastellati ma non ha potuto terminare il discorso perché il moderatore…

Tempi difficili per il Movimento 5 Stelle di Asti alle prese con quella che sembrerebbe una fronda interna animata da un gruppo di persone che si definiscono "attivisti". Il caso è scoppiato durante l'ultimo MeetUp organizzato, qualche giorno fa, nell'ex sala consiliare del Comune. Uno degli intervenuti si è alzato in piedi per presentare un nuovo gruppo di sostenitori pentastellati ma non ha potuto terminare il discorso perché il moderatore gli avrebbe chiesto di farlo nella seconda parte dell'incontro, una volta conclusa la discussione dei punti all'ordine del giorno. In un video diffuso in rete sul portale Youreporter.it (chiave di ricerca Asti democrazia) si vedono diversi simpatizzanti abbandonare l'aula in segno di protesta. In un successivo comunicato stampa, a firma degli stessi, vengono chiamati in causa gli eletti in Consiglio comunale del M5S, Davide Giargia e la new entry Marcella Serpa (che ha preso il posto di Gabriele Zangirolami):

«Non ci rappresentano più»
«Noi attivisti del Movimento 5 Stelle riteniamo che gli attuali eletti nel Comune non rispettino i principi cardine del Movimento e per tale ragione non li riconosciamo come nostri rappresentanti. Ciò nonostante consideriamo il M5S, nella sua più sana rappresentazione, l'unica forza politica in gradi di ridare un futuro e una dignità al nostro Paese e consideriamo gravissimo lo stato di totale assenza sul territorio e scollamento della base del Movimento 5 Stelle astigiano».
La replica dei diretti interessati non si è fatta attendere. «La maggior parte di quelle persone venute al MeetUp e poi andate via non l'ho mai vista prima, quindi definirsi "attivisti" mi sembra eccessivo – commenta Giargia – Forse saranno simpatizzanti, ma mi preme sottolineare che hanno deciso di abbandonare l'aula di loro spontanea iniziativa perché nessuno li ha cacciati».Marcella Serpa si dice incredula per l'accaduto: «Non conosco queste persone, a parte una che ho visto questa estate in una commissione consiliare. Io sono appena entrata in Consiglio, non capisco il perché di quelle critiche».

Si attende l'intervento di Fico e Di Battista
Sulla questione è stato chiesto al deputato Paolo Romano di intervenire, anche se gli attivisti annunciano di voler continuare la loro azione di vigilanza, controllo e di denuncia dei problemi che interessano la città. «Ho informato dell'accaduto i colleghi Roberto Fico e Alessandro Di Battista – commenta l'onorevole Romano – A scanso di equivoci, però, preciso che l'unico gruppo ufficiale del M5S operante nella città di Asti, titolato a parlare a nome del Movimento 5 Stelle e all'utilizzo del logo, è quello che include i consiglieri comunali Giargia e Serpa. Loro, ricoprendo con professionalità e passione questo non semplice ruolo all'interno del Comune, godono del pieno sostegno mio e degli altri eletti del M5S a qualsiasi livello: regionale, nazionale ed europeo». Gli altri attivisti, nel frattempo, hanno aperto un canale alternativo per discutere tra loro su Facebook: "Attivisti 5 Stelle Asti". Una decisione che ha il sapore della sfida all'attuale "reggenza" del gruppo pentastellato astigiano e che potrebbe portare ad una rottura definitiva o, addirittura, una scissione sulla quale dovranno pronunciarsi Beppe Grillo e Casaleggio.

r.s.

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