Gli ultimi cinque anni hanno rappresentato per lui una formidabile “palestra” di iniziative e attività da valorizzare, promuovere, un ideale trampolino di lancio verso orizzonti sempre più ampi e obiettivi progressivamente ambiziosi per la nostra città. Quando parliamo di Mario Bovino, visto il suo ruolo di ex assessore allo sport del Comune di Asti, il termine “palestra” calza a pennello. Un compito, un ambito, quello dell’attività ludico-motoria, che l’ha coinvolto sin dalle prime ore del suo mandato e l’ha portato ad ampliare orizzonti e iniziative con cadenza periodica, non lasciandosi abbattere dalle difficoltà legate alla pandemia.
Mario, se si riguarda indietro, quali sono i fotogrammi di questi cinque anni che ricorda con maggiore soddisfazione?
Sono stati anni intensi, durante i quali ho dedicato tutto me stesso e la mia passione per lavorare in squadra con la Giunta. Sicuramente grandi motivi d’orgoglio rappresentano i lavori di ristrutturazione del PalaBosca, con la nuova intitolazione e la realizzazione di migliorie all’impianto, e l’aver favorito e supportato l’arrivo in città dello sport del momento, il padel, con i quattro campi dell’Asti Padel che hanno fatto da apripista a nuove realtà che stanno progressivamente nascendo e prosperando.
Tutte le opere di valorizzazione degli impianti, le iniziative legate alle molteplici attività sportive locali in città, non ultimo il rifacimento del manto erboso del Campo Due dello stadio sono inoltre grandi motivi di soddisfazione.
Una bella famiglia la sua, accanto a Michela Pia, della Farmacia Don Bosco, e i piccoli Matteo e Cecilia: come si svolge la sua quotidianità?
Mia moglie e i miei figli sono il “motore” delle mie giornate e rappresentano il porto sicuro al termine delle lunghe ore fuori casa. Sono 20 anni che lavoro in Tubosider, un impiego cui dedico tutta la mia energia. Diciamo che sono una persona molto attiva.
In questi anni di iniziative ce ne sono state molte, ma anche di risultati sportivi…
Il grazie più grande va alle società, che mi hanno supportato e sostenuto. Sono orgoglioso dell’approdo in Serie D dell’Asti Calcio, della promozione in “C” della SBA, ma anche delle nostre eccellenze, come gli atleti Skull Boxe Etinosa e Hassan, o le stelle Alice Sotero, Matteo Piano, Matilde Vitillo e molti altri. Abbiamo ospitato grandi eventi in città, e certamente disponiamo di ottime realtà sportive.
C’è un rammarico per qualcosa di non realizzato in questi anni?
Sicuramente la realizzazione di un nuovo palazzetto è un obiettivo che mi sono posto e c’è tutta la volontà di portarlo a termine. I prossimi anni significherebbero poter dare continuità a basi solide su cui abbiamo lavorato. Non mi piace promettere, ma agire, sono ben cosciente di cosa possiamo realizzare e che, utilizzando il “Pnrr” (Piano nazionale di ripresa e resilienza), avremo opzioni interessanti per investire e migliorare la città e le realtà locali. Sono felice di supportare il sindaco Maurizio Rasero e convinto di poter costruire qualcosa di importante per Asti, grazie a un lavoro di equipe. La mia volontà è quella di mettere a disposizione della Giunta la mia energia, il mio know how, per proseguire quanto di buono fatto negli ultimi anni.