Dopo Gea Baussano nel 1967 e Amelia Platone nel 1984, la pittrice astigiana Marisa Garramone, nel 2025, è la terza donna Maestro/a del Palio, stesso anno in cui ricorre anche il 750esimo anniversario della manifestazione.
Un’esperienza che l’artista desiderava e che è stata faticosa ma appagante.
«Estenuante, sì – concorda Marisa Garramone – perché in poco più di venti giorni ho dovuto fare una ricerca storica piuttosto approfondita per poi tradurre le parole in colori e immagini».
Nel suo riconoscibile stile pittorico, Marisa Garramone ha dunque realizzato due Drappi alti 165 e larghi 85 centimetri, completamente diversi tra di loro. Uno già esposto nella Collegiata di San Secondo e l’altro da consegnare il prossimo 7 settembre al Borgo, Rione o Comune vincitore del Palio.
«Li ho voluti diversi, anche se è stato molto più impegnativo, perché intendevo dare loro maggiore significato. Nel primo, oltre a particolari inerenti al Palio quali figuranti e bandiere – spiega l’artista – sono rappresentati l’anno del Giubileo, la Porta Santa, Papa Francesco, ci sono le torri di Asti, la facciata di San Secondo, l’antico stemma di Asti, mentre in quello che andrà al vincitore della corsa – continua
Marisa Garramone – ci sono i ventuno stemmi dei Rioni partecipanti, i cavalli in corsa e una frase di Guglielmo Ventura che sottolinea la data del primo Palio di Asti. Unico punto in comune tra i due Drappi è la vetrata sullo sfondo, che è quella che si trova dietro l’altare della Cattedrale». Nel frattempo, la pittrice ha continuato con le mostre sul territorio dedicando più attenzione alle tematiche del Palio.
«Sono lavori che mi danno soddisfazione e che stanno piacendo molto sia ai turisti che agli astigiani» – dice. Per celebrare al meglio l’evento, l’artista ha preparato anche poster che ritraggono le sue opere sulla nostra storica manifestazione, cartoline o borse di cotone con stampati particolari a tema, dei suoi quadri «che piacciono e che permettono a chi li acquista di portarsi a casa un ricordo ma anche un pezzo di Asti e del Palio».
Intanto, come già negli anni precedenti, è pronta una sua cartolina che il giorno delle Sagre i collezionisti potranno fare annullare con un timbro della Posta.
Prossimo impegno del Maestro/a del Palio 2025 sarà, in autunno, una mostra a Calosso.
«Sono contenta perché ho raggiunto un obiettivo importante e il mio nome rimarrà nella storia del Palio di Asti. Mi ha fatto ancora più piacere la dimostrazione di affetto e i complimenti che sto tutt’ora ricevendo da tante persone che passano dal mio studio» – conclude Marisa Garramone. Unico cruccio, avendo tante tele che testimoniano i maggiori eventi astigiani, è quello di non aver potuto fare una personale in città collegata e concomitante al Palio ma chissà…forse in un prossimo futuro».