Una ventata di speranza soffia tra le mura del carcere di Asti e trova terreno fertile nei due ristoranti McDonald’s della città. Grazie al lavoro di Seconda chance, associazione del Terzo Settore, tre detenuti hanno iniziato un percorso di reinserimento lavorativo, ottenendo un’opportunità di impiego che va ben oltre la semplice occupazione perché rappresenta un vero e proprio ponte verso una nuova vita. Il progetto si è concretizzato grazie alla sensibilità di Jola Kote, amministratrice delegata di Tribus Food Srl, società che gestisce i McDonald’s di Asti. Kote è stata contattata da Martina Piazza, referente di Seconda Chance per il Piemonte e la Valle d’Aosta, che le ha illustrato le esperienze positive di altri licenziatari McDonald’s in territori come Aosta e Novara. «Ho parlato poi con i colleghi, mi hanno raccontato un po’ la loro esperienza – racconta l’imprenditrice – e quindi ho detto: perché no? Alla fine penso che tutti meritino una seconda chance, una seconda opportunità».
Questa convinzione ha spinto McDonald’s Asti a intraprendere un percorso che vede oggi due persone già operative e una terza in procinto di iniziare. Kote ha infatti visitato il carcere di Quarto e condotto i colloqui tra i candidati. «Siamo andati in due a fare i colloqui – spiega – e abbiamo visto una decina di persone selezionate dal gruppo di educatrici del carcere di Asti e da Seconda Chance. Così abbiamo selezionato tre persone e mi ha molto colpito il loro sguardo quando hanno avuto la conferma che stavano ricevendo una possibilità di riscatto». I detenuti lavoreranno part-time, quattro ore al giorno, sei giorni su sette, con orari concordati per rispettare le regole carcerarie. L’imprenditrice ha sottolineato che, anche se la maggior parte dei dipendenti è a conoscenza della collaborazione, non ci sono stati problemi per il loro inserimento nel gruppo di lavoro. «I ragazzi, da McDonald’s lavorano diversi giovani, sono molto accoglienti e nessuno si è posto alcun problema».
Seconda Chance, fondata nel 2022 dalla giornalista del TgLa7 Flavia Filippi, si impegna a procurare opportunità di lavoro a tempo determinato a detenuti ed ex detenuti su tutto il territorio nazionale. L’associazione agisce come un punto di riferimento fondamentale per la popolazione carceraria, i direttori, gli educatori e gli agenti di polizia penitenziaria, che cercano costantemente aiuto per la gestione delle emergenze e il reinserimento. Ad oggi, l’associazione ha già facilitato oltre 600 offerte di lavoro. Nel caso di Asti, Martina Piazza, che è anche criminologa, ha svolto un ruolo cruciale, accompagnando l’imprenditrice in ogni fase, dalla conoscenza del gruppo di educatrici del carcere ai colloqui di selezione. Con lei lavora il collega Matteo Zordan ed entrambi sono convinti che l’esempio di Jola Kote possa essere seguito anche da altri imprenditori astigiani.
È proprio l’A.D. di Tribus Food Srl ad aver lanciato un appello ai colleghi imprenditori «di non fermarsi all’apparenza e al pregiudizio, ma di informarsi per vedere se esistano le possibilità di collaborare al progetto di reinserimento lavorativo».
Un’opportunità fondamentale su cui sta lavorando anche il nuovo Garante dei detenuti del carcere di Asti, Domenico Massano. «Le opportunità lavorative hanno un ruolo centrale nell’abbattere il tasso di recidiva – osserva Massano – Per questa ragione, come Garante dei diritti delle persone private della libertà, credo che opportunità come quelle create attraverso la collaborazione della casa di reclusione di Asti con l’associazione Seconda Chance siano particolarmente importanti e dimostrino l’importanza del coinvolgimento e della partecipazione di tutta la comunità (istituzioni, società civile, volontariato, cooperazione sociale, imprese) per garantire che il periodo di detenzione possa essere un percorso di recupero, rieducazione e reinserimento sociale, come previsto dall’articolo 27 della Costituzione».
[nella foto il ristorante McDonald’s di Corso Torino – foto Ago]
Una risposta
Dunque MacDonald non offrirà una “prima chance” ai nostri figli, diciottenni e soprattutto incensurati…