Fa tappa anche ad Asti la campagna sanitaria sulla psoriasi organizzata dallAnap onlus (associazione nazionale amici per la pelle). Venerdì, dalle 11 alle 19, in piazza Alfieri verrà allestito un
Fa tappa anche ad Asti la campagna sanitaria sulla psoriasi organizzata dallAnap onlus (associazione nazionale amici per la pelle). Venerdì, dalle 11 alle 19, in piazza Alfieri verrà allestito un punto informativo dove il pubblico potrà ritirare materiale informativo sulla malattia e rivolgersi a un team di medici specializzati e infermieri in uno spazio riservato per ricevere consigli a titolo gratuito.
La psoriasi è una fra le più diffuse malattie della pelle, che colpisce, solo in Italia, circa 1 milione e mezzo di persone. Si tratta di una malattia ad alta trasmissione ereditaria che provoca nei malati manifestazioni fisiche sgradevoli (chiazze rossastre ricoperte di squame bianco argenteo su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, mani, piedi, parte lombare della schiena e zone genitali) e compromissioni psicologiche importanti. Tanto che spesso le lesioni causate dalla patologia, visibili sul corpo del malato, causano nelle persone reazioni emotive, ansia, rabbia, imbarazzo, depressione e perdita dellautostima. Molti pazienti ammettono che, a causa della loro malattia, non solo provano vergogna a parlarne con altre persone, ma cambiano il modo di vestire per coprire con gli abiti le parti malate e tendono a smettere di stringere le mani agli altri o ad intrattenere rapporti sessuali.
Ad Asti, presso la dermatologia dellospedale, è attivo un centro di cura per la psoriasi: «Purtroppo difficilmente si guarisce da questa malattia dice il primario Giovanni Roncarolo – ma si può tenere sotto controllo con farmaci di nuova generazione anche di estrazione biologica. Grazie ai nuovi trattamenti, si può arrivare a lunghi periodi di remissione della malattia». Lattività informativa portata avanti dallAnap tende anche a sfatare uno dei luoghi comuni più infondati che circolano intorno alla malattia: «La psoriasi non è una malattia contagiosa» sottolinea ancora il primario Roncarolo.
A differenza di altre malattie non esiste un test diagnostico specifico che possa confermarla, ma la diagnosi si effettua attraverso un esame visito diretto delle lesioni. Durante la giornata di venerdì, nel punto informativo di piazza Alfieri, sarà possibile anche farsi visitare per avere conferma o meno di essere affetti da questa malattia.
d.p.