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Mensa Asl, stop ai prodotti a km 0Coldiretti: i costi saliranno del 15%
Attualità

Mensa Asl, stop ai prodotti a km 0
Coldiretti: i costi saliranno del 15%

La denuncia arriva dalla Coldiretti. Da cinque anni un gruppo di aziende agricole astigiane riforniva l'ospedale di ortofrutta, latticini e carne per la preparazione dei pasti ai pazienti. Con le federazioni e gli acquisti collettivi, non potrà più farlo e il cibo arriverà da chi avrà fatto l'offerta migliore. Secondo i conti Coldiretti l'Asl di Asti spenderà il 15% in più rispetto alla filiera corta…

Era stato uno dei fiori all'occhiello del nuovo ospedale astigiano: la mensa a chilometri 0 e la possibilità per i pazienti, da oltre cinque anni, di essere alimentati con prodotti di stagione coltivati nelle campagne circostanti l'Astigiano oltre a latticini e carne. Gusti e sapori conosciuti, dunque, ma anche sani e genuini. Che rappresentavano, inoltre, un bell'indotto per le aziende agricole del posto, molte delle quali erano riunite nel Consorzio Terre di Qualità.

Ua bella esperienza di qualità e di piccola economia che si è infranta contro la psending review. A renderlo noto è la Coldiretti di Asti, nella persona di Roberto Cabiale, il suo presidente provinciale.
«Mentre noi proponiamo l'economia del territorio, il nostro ospedale è costretto ad approvvigionarli all'estero», dice Cabiale che aggiunge: «Per un lustro, le forniture di qualità degli agricoltori dell'Astigiano, hanno garantito un alto livello dei per i 1.500 pasti giornalieri serviti all'Ospedale Cardinal Massaia. Un esempio di buona gestione, un modello positivo a cui guardavano ed aspiravano le mense pubbliche di tutta l'Italia».

Ma con i cordoni della borsa da stringere, le forniture a km 0 sono saltate e tutto passa dalla "centrale acquisti" delle federazioni Sanitarie. «Alla mensa dell'ospedale sono così arrivati prodotti di origine straniera, mentre l'economia locale ha rinunciato ad un introito sicuro. Voi penserete: c'è stato sicuramente un risparmio… Niente affatto, la “spending review” per la disperazione delle povere casse dell'Asl è diventata “spendi di più”».

Il direttore provinciale Antonio Ciotta ha fatto i conti e con le nuove forniture l'esborso maggiore dell'Asl per rifornire la mensa dell'ospedale sarà mediamente del 15%. Alle Asl non è stata concessa alcuna deroga agli acquisti collettivi, così quella di Asti non potrà più rivolgersi al mercato locale.

Daniela Peira

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