Tutto è nato da una mail inviata all'Unità operativa mense del Comune di Asti, alla dirigente del 5° Circolo didattico, alla ditta Alessio (che è incaricata di preparare i pasti) e, come
Tutto è nato da una mail inviata all'Unità operativa mense del Comune di Asti, alla dirigente del 5° Circolo didattico, alla ditta Alessio (che è incaricata di preparare i pasti) e, come spesso capita in questi casi, al nostro giornale. Due pagine molto dettagliate, firmate a nome dei genitori dei bambini che frequentano il 5° Circolo, con le quali si muovono contestazioni in merito alla qualità del cibo servito in mensa e dove i genitori chiedono se sia possibile portare i pasti direttamente da casa, non usufruendo del servizio (per le famiglie con i redditi più alti, costa 5,20 euro al giorno). La lettera ha colto di sorpresa tutti i soggetti coinvolti nella gestione delle mense del 5° Circolo innescando anche un piccolo giallo su chi esattamente avesse fatto quella segnalazione, così dettagliata da lasciare intendere che ci fosse stato un controllo diretto e continuativo sui pasti somministrati.
«Quando ho saputo della mail ho telefonato ai rappresentanti dei genitori del 5° Circolo ma nessuno ne era a conoscenza anche se è stata firmata a nome dei genitori» spiega la dirigente didattica Cristina Trotta. La lettera è stata inviata tramite PEC da una mamma della Rio Crosio che durante una riunione di interclasse aveva fatto presente agli altri genitori (e sembra ad alcuni insegnanti) alcune criticità sulle mense ma senza che ciò diventasse oggetto di una specifica protesta collettiva. «Nessuno si è lamentato con me dei pasti somministrati a scuola -? prosegue la dott.ssa Trotta -? e nessun genitore ha chiesto, come è loro diritto, di essere presente durante la somministrazione per valutare di persona la qualità del servizio». Lunedì la dirigente ha fatto consegnare dei questionari per capire se le segnalazioni riportate nella lettera siano condivise dai genitori e individuerà alcune persone che, periodicamente, saranno in mensa per poter controllare il cibo servito ai bambini.
«Le critiche non ci fanno paura ?- commenta l'assessore Marta Parodi ?- ma abbiamo controllato e, dal 5° Circolo, nessuno si è lamentato prima che ricevessimo questa lettera. Quella comunicazione, a dire il vero, non mi pare rappresenti l'opinione di tutti i genitori sebbene sia stata firmata a nome loro. Martedì (oggi per chi legge ndr) vedrò le ditte che forniscono i pasti e confermo la massima disponibilità da parte del Comune di sedersi intorno ad un tavolo per discutere di eventuali criticità ma ricordo che i genitori hanno tutti gli strumenti per poter controllare la preparazione e la somministrazione dei pasti, basta chiederlo». La lettera è stata inviata per conoscenza alla ditta Alessio s.p.a. che prepara i pasti del 5° Circolo.
«Ci sono affermazioni in quella mail che consideriamo molto gravi e quindi andremo fino in fondo a questa faccenda -? replica la responsabile del centro cottura di Asti che ha chiesto di non essere citata per nome ?- Posso dire, però, che seguiamo con attenzione il capitolato previsto dal Comune e sulla qualità del cibo mi preme sottolineare che abbiamo avuto il 1° ottobre un'ispezione dei Nas e solo l'altra settimana quella dell'Asl: in entrambi i casi non ci è stato contestato nulla, né sulla qualità delle materie prime né che i pasti non fossero in regola con le indicazioni previste dal capitolato». La madre che ha scritto la lettera, raggiunta al telefono lunedì pomeriggio, conferma di aver agito così «affinché si prenda atto che bisogna migliorare il servizio offerto e che, sebbene quest'anno noi genitori non abbiamo ancora mosso formali contestazioni in merito, parliamo sovente dei cibi mangiati dai nostri figli e concordiamo nel dire che non siamo soddisfatti».
r.s.