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Mense scolastiche, confronto sulle criticità del piatto tris

In occasione dell’incontro con l’Amministrazione comunale e le ditte che svolgono il servizio, la Commissione cittadina è intervenuta sulla questione del raffreddamento dei cibi serviti

Si è parlato ancora del menu in occasione del secondo incontro sul servizio di refezione scolastica, svoltosi nei giorni scorsi tra Amministrazione comunale e Commissione mensa cittadina, formata da rappresentanti dei genitori e degli insegnanti. Un percorso di confronto che proseguirà indipendentemente dalla temporanea sospensione della didattica in presenza a causa della pandemia a partire da lunedì prossimo.
Alla riunione, tenutasi via Skype, erano presenti anche gli attuali gestori del servizio, il raggruppamento temporaneo di imprese formato da Camst e Dussmann, nelle persone – rispettivamente – di Marco Ricci, Giovanni Repetto e Milena Gramignoli.
Dopo le richieste di modifica al menu avanzate in occasione del primo incontro (dalla diversificazione maggiore delle portate ai “menu parlanti”), si è continuato a discutere delle criticità relative alla preparazione e somministrazione dei pasti, anche in considerazione della perdurante situazione di emergenza sanitaria.

Le ditte

Le ditte, nello specifico, hanno evidenziato le misure attuate in seguito alla predisposizione del piano di emergenza con il Comune di Asti. Un piano che le ha viste «adeguare la somministrazione dei pasti alla specificità di ogni situazione, con aumento di trasporti e personale, la consegna dei pasti nelle aule e l’introduzione del piatto tris, sottolineando che le pietanze sono servite con l’obiettivo primario di garantire comunque la celerità della somministrazione, ma in assoluta sicurezza a livello di contatti tra inservienti e alunni».
La Commissione mensa ha comunque chiesto alle ditte di attivarsi per una maggiore cura nelle preparazioni e nella scelta delle materie prime (ad esempio con uso di verdure fresche e non surgelate – pur previste in alcuni casi da capitolato) e per risolvere il problema del mantenimento della temperatura dei cibi, esposto al Comune sin dall’inizio dell’anno.
Per questo saranno verificati i tempi di trasporto dei pasti e dei turni dei pranzi, intervenendo sul rispetto degli orari di consegna previsti dal capitolato e sulla necessità di garantire sempre un adeguato numero di addetti al centro cottura, nelle operazioni di trasporto e nei refettori.

Il piatto tris

I commissari hanno poi sottolineato, in merito al raffreddamento del cibo, il fatto che incida anche la modalità del piatto tris con primo, secondo e contorno serviti insieme, in quanto la portata consumata per seconda si raffredda. La scelta di tale soluzione, hanno poi aggiunto, pone inoltre la difficoltà di garantire le porzioni previste per le diverse portate.
Le ditte si sono dette intenzionate a verificare la possibilità di servire il pasto in portate distinte e non nel piatto tris, seguendo le modalità già attuate in via sperimentale all’inizio dell’anno scolastico per la primaria Anna Frank.
Dalla ditta Camst è stata poi data disponibilità immediata alle verifiche dei commissari mensa al centro cottura, con la possibilità di assaggiare il piatto in consegna alle scuole.
Il Comune di Asti, dal canto suo, si è reso disponibile a concedere ai commissari di accedere ai documenti richiesti, come l’elenco fornitori e prodotti.

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