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«Mense scolastiche, ecco come useremo le risposte ai questionari di 481 famiglie»

La Commissione mensa cittadina spiega gli obiettivi dell’indagine di gradimento sul menu invernale da poco conclusa

Sono 481 le famiglie che hanno risposto al questionario di gradimento del menu invernale, servito nelle mense delle scuole cittadine, dalle materne alle medie.
L’iniziativa, che si è svolta tra il 25 febbraio e il 6 marzo, è stata promossa dalla Commissione mensa cittadina, fomata da genitori e insegnanti in rappresentanza dei diversi circoli cittadini, e dal Comune di Asti (Assessorato alle Politiche sociali, Servizio refezione scolastica e Unità Operativa Mense).
L’indagine, svoltasi on line, era rivolta ai genitori, invitati a collaborare nelle risposte con i figli. E’ stato chiesto di esprimere un parere su ogni piatto, indicando se la pietanza fosse accettata, parzialmente accettata o rifiutata. Le famiglie avevano anche la possibilità di rispondere ad una domanda aperta per eventuali precisazioni o suggerimenti.
L’obiettivo era individuare eventuali criticità e pianificare eventuali interventi correttivi in modo da garantire un servizio qualitativamente alto.

I commenti

«Ringraziamo – commentano il sindaco Maurizio Rasero, l’assessore Elisa Pietragalla e i componenti della Commissione – tutti coloro che hanno dato il loro apporto aderendo al sondaggio, fornendo precisazioni e formulando suggerimenti. Da parte nostra continueremo a lavorare per monitorare il servizio, affinché si raggiunga un elevato standard qualitativo e migliori giorno dopo giorno il gradimento dei piatti serviti».

Gli obiettivi del sondaggio

Dai questionari è innanzitutto emerso che il gradimento di una portata varia a seconda della modalità di preparazione del piatto, sulla base di ricette che richiedono studio, attenzione e cura.
E su questo livello si giocano gli obiettivi del sondaggio.
«Il questionario – aggiungono dalla Commissione mensa cittadina – è servito a ricevere suggerimenti (in totale 202 quelli forniti, ndr), come l’indicazione di proporre alcune verdure (ad esempio gli spinaci) non come mero contorno, rifiutato dai bambini, ma all’interno di frittate o sformati. Oppure quello di sostituire l’orzo, cereale poco amato dai piccoli commensali, con un’altra tipologia. Ovviamente, però, vogliamo continuare a proporre il momento della mensa come occasione educativa e di crescita, per cui non proporremo automaticamente l’attuazione dei suggerimenti ricevuti quando confliggono con l’obiettivo di una mensa varia, sana e di qualità.
Infatti ci sono famiglie che, pur di vedere i bambini mangiare, vorrebbero che venissero proposti solo pochi piatti, come pasta in bianco e al pomodoro. Non è corretto. La nostra sfida consiste nel coniugare il gradimento dei bambini con una dieta il più possibile varia, basata su materie prime di qualità come è attualmente. La mensa, infatti, fa parte del tempo scuola, ed è bene che contribuisca anche all’educazione alimentare dei più piccoli. Anche perché, leggendo “tra le righe” del sondaggio, si nota come molti bambini a mensa vengano a contatto con cibi che non hanno mai conosciuto».

La formazione

A questo proposito la Commissione punta anche molto sulla formazione, sia dei suoi stessi membri sia degli addetti della ditta (attualmente svolge il servizio la Vivenda SpA). «Finora si è svolto un solo incontro, organizzato dal Comune in collaborazione con il Polo universitario astigiano – sottolineano – ma confidiamo che ce ne siano altri in futuro».
Altro auspicio, infine, riguarda il menu primaverile. «Non tutti i nostri suggerimenti – concludono – sono stati soddisfatti dal nuovo menu primaverile che sarà servito dal 2 aprile. Ci auguriamo che, grazie alla collaborazione attiva ormai da tempo, si possa arrivare a migliorie nell’ottica dell’idea di mensa che proponiamo da tempo. Tanto più che dall’11 al 18 marzo il Comune di Asti ha aderito, con nostra soddisfazione, alla Green Food Week proposta da Food Insider. Nell’ambito di quella settimana è stato servito in tutte le scuole un menu “green” con cereali, legumi e verdure, biologici e locali, quali protagonisti di un pasto a basso impatto ambientale ed equilibrato dal punto di vista nutrizionale».

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