Anche nel mese di agosto non si prevedono tregue nello scontro tra gli ambulanti del mercato unificato di piazza del Palio e l’amministrazione comunale di Asti. Dopo l’incontro tra le parti, tenutosi alcuni giorni fa, il nuovo casus belli che sta animando la querelle è la sospensione del mercato prevista sabato 7 settembre, primo giorno del Festival delle Sagre.
Il motivo è presto detto: il Villaggio delle Sagre occuperà buona parte di piazza del Palio, la stessa area dove sono stati accorpati gli ambulanti. Non è prevista una condivisione degli spazi, come avvenne per il Magico Paese di Natale (ma in piazza Alfieri) e perciò il Comune ha previsto di fermare il mercato garantendo agli operatori una data di recupero nel mese di dicembre.
«Per quanto riguarda il mercato del 7 settembre, come previsto l’articolo 23 del Regolamento, siamo in attesa dell’ordinanza per conoscere quali siano le eccezionali esigenze di tutela del pubblico interesse, sicurezza e sanità per cui viene soppresso – si legge in una nota stampa diffusa e condivisa da molti ambulanti – Francamente non ci pare che le Sagre rientrino nella casistica, anche perché sono attività di vendita e somministrazione. All’interno degli operatori c’è un dibattito serrato su cosa fare per quel giorno, di conseguenza non escludiamo nessun tipo di azione o protesta. La conclusione è che questo mercato, nonostante sia stato massacrato e spostato forzatamente in piazza del Palio, continua a vivere in modo precario poiché anche qui ci troviamo in balia degli eventi che la città mette in programma a danno degli operatori commerciali».
Ma quale tipo di protesta potrebbero mettere in atto gli operatori? Un’ipotesi, lanciata più come provocazione durante l’ultimo incontro con l’assessore al Commercio Mario Bovino, potrebbe essere quella di portare i furgoni in piazza del Palio, il 7 settembre, per “disturbare” l’accesso al Festival delle Sagre. Una provocazione, ci si immagina, anche perché non è verosimile che gli ambulanti si mettano in mezzo tra gli astigiani e una delle manifestazioni più importanti del territorio rischiando anche di farsi denunciare. Ma nulla è stato ancora deciso.
Ancora una volta gli ambulanti puntano il dito contro l’assessore al Commercio evidenziando che «è stato redatto un elenco di criticità e di richieste per porre rimedio a un mercato disastrato chiedendo all’amministrazione di risolvere quanto evidenziato». «Di tutti i punti da noi segnalati – continuano – il “super assessore” (Bovino ndr) ha preso in considerazione la pulizia delle caditoie stradali, manutenzione che dovrebbe essere normalmente fatta in tutta la città. Il mercato continua a soffrire e la desertificazione è sotto gli occhi di tutti».
Per gli ambulanti ci sarebbe una spiegazione per tutto quello che sta succedendo: «È chiaro che siamo finiti al centro di uno scontro fra clan che rendono questa amministrazione sorda e cieca a tutti i problemi segnalati dai cittadini in tutti i settori – continua la nota stampa – Noi operatori del mercato stiamo pagando il prezzo più alto forse perché in questi diciotto mesi di contestazione non abbiamo avuto la capacità di qualificarci come i piccoli imprenditori, partite Iva, pertanto l’amministrazione si è sentita nel diritto di usare con noi “l’asso di bastoni”.