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Mercato unico di Asti, dietrofront? Ora si pensa a un nuovo spostamento in centro

Fiva apre un confronto con il sindaco Rasero per un ritorno nella Ztl, ma è già esclusa piazza Alfieri chiesta dal Goia. I dubbi dell’Ascom

Colpo di scena nella travagliata vicenda dell’accorpamento del mercato in piazza del Palio. Quando il trasferimento sembrava dato per definitivo, nonostante le aspre critiche di molti ambulanti, da sempre contrari al trasloco da piazza Alfieri, ecco che le carte potrebbero tornare in mano al mazziere per un nuovo “giro”. Un gruppo di ambulanti ha chiesto al sindaco Rasero di valutare un progetto, ancora da definire, che preveda il ritorno dei banchi in centro. Dove? Si pensa, ma è ancora tutto da valutare in termini di fattibilità, in piazza San Secondo, piazza Statuto, via Cavour sebbene si parli anche di piazza Medici o piazza Roma. A scanso di equivoci, il sindaco Rasero non si è pronunciato né a favore né contro, ma si è detto disponibile a visionare le proposte. Una piccola apertura rispetto a quanto si è visto negli ultimi due anni e mezzo quando pareva che il trasferimento dei banchi in un solo mercato unificato, in piazza del Palio, non potesse essere oggetto di ripensamenti, al massimo di qualche miglioria.

«Come Fiva siamo molto interessati a portare una proposta anche perché non ci opponiamo a nulla che possa migliorare il mercato di Asti, – commenta la presidente di Fiva Raffaela Gigliodoro – ma le opportunità, nel caso si tornasse in centro, dovranno essere pari per tutti gli operatori. Ci siamo già trovati con il sindaco che ora aspetta due proposte da parte nostra». Gigliodoro, insieme al suo vice Elvio Ferrero, hanno già convocato una riunione tecnica in Ascom per domani, mercoledì, alle ore 17.

Da quello che è emerso subito dopo l’incontro con Rasero, Fiva farà una conta degli ambulanti interessati a spostarsi da piazza del Palio anche se viene già esclusa la ricollocazione in piazza Alfieri. «Chi vuole restare in piazza del Palio sarà libero di farlo dove, in effetti, resteranno i banchi che vendono frutta e verdura e gli alimentaristi – continua la presidente di Fiva – Gli altri, in base alla graduatoria, potrebbero ricollocarsi in centro con banchi più piccoli e senza i furgoni posizionati vicino agli stessi. Se fosse possibile, vorremmo sperimentare il mercato in centro già prima dell’arrivo del luna park di maggio».

In piazza San Secondo e zone limitrofe venne già testato un mercato sperimentale in occasione del Palio, nel 2018 e nel 2019. Ma si trattò di due eventi eccezionali, non a cadenza bisettimanale. «Di certo la zona migliore per trasferire i banchi – aggiunge Gigliodoro – è quella pedonale, non soggetta a spostamenti quando arriva il mercatino di Natale. Un percorso di banchi, che si snodi anche in via Cavour potrebbe essere una soluzione. Comunque oggi si contano 170 banchi e, secondo noi, se tutti volessero salire avrebbero diritto a farlo per non escludere nessuno».

I tempi sono stretti e, come dimostrato per il trasloco in piazza del Palio, l’iter amministrativo non sarà né rapido né facile. In realtà non tutti condividono questa iniziativa di riaprire la discussione sul format mercatale, a cominciare dai vertici dell’Ascom di cui proprio la Fiva fa parte.

Ma il Goia propone l’anello di piazza Alfieri. La perplessità del direttore dell’Ascom Claudio Bruno

Riportare i banchi in centro? No, se questo significa non poter tornare in piazza Alfieri. A dirlo è il direttivo Goia Fenapi che rappresenta buona parte degli ambulanti già contrari allo spostamento in piazza del Palio, ma anche contrari a portare il mercato nelle piazze del centro storico, a meno che non si parli di piazza Alfieri sfruttando la disposizione dei banchi sull’anello triangolare esterno.

«Come associazione Goia, sosteniamo con fermezza la battaglia per mantenere, e far ritornare, il mercato in piazza Alfieri – spiegano dal direttivo – Se il centro storico fosse una valida alternativa, la prenderemmo in considerazione, ma così non è. Chi lavora nel settore in modo professionale sa quanto sia fondamentale avere gli spazi adeguati e i mezzi necessari per esporre la merce. Non è solo una questione di spazio, – spiegano dal Goia – ma anche di posizione: se il mercato si spostasse lontano dalla zona principale, si rischierebbe di perdere la clientela». Goia non lesina poi critiche alla Fiva e all’amministrazione Rasero: «Il fallimento voluto dall’amministrazione e dalla Fiva, che avevamo previsto platealmente con l’introduzione del mercato unico, oggi cerca di essere nascosto, ma noi non ci stiamo. La posizione che riteniamo giusta per il mercato è una sola: piazza Alfieri. In questo senso, proponiamo la soluzione ad anello, che si è rivelata un’ottima scelta durante il periodo natalizio con le casette di Natale».

Alle critiche del Goia si aggiungono le numerose perplessità del direttore dell’Ascom Claudio Bruno (di cui la Fiva fa parte). «Sono abbastanza stupito da questa proposta di spostare di nuovo il mercato in centro, per esempio in piazza San Secondo, perché ci sono molti problemi di sostenibilità – commenta – Siamo pronti ad analizzare eventuali progetti, non parole, ma bisogna stare attenti a non creare un’armata Brancaleone. Noi rispettiamo le scelte fatte, condividiamo l’idea del mercato unico in piazza del Palio».

Esiste già un progetto dell’Ascom per un mercato in piazza San Secondo e zone limitrofe, ma prevede un numero limitato di banchi e ci sarebbero da affrontare problemi di sicurezza, viabilità, elettrificazione, posteggio dei furgoni e altro. Per Bruno si deve continuare a portare avanti il piano A, l’accorpamento in piazza del Palio, sfruttando i finanziamenti giunti dal bando dei Distretti del Commercio: «In questo momento c’è una crisi generale del commercio, fisso e ambulante. Il mercato unificato, il cui progetto prevede parti ancora da realizzare, c’è da sei mesi; pensare di spostare tutto, senza dare il tempo che si assesti, mi sembra un azzardo che non risolve i problemi».

 

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