La parola chiave è «prevenzone»: se il tumore non è più quello che fino a qualche anno fa era definito «un male incurabile» è anche perché, accanto ai progressi della scienza medica, si è fatta strada una cultura nuova. A farsene in qualche modo interprete è la Lilt, organizzazione storica del volontariato (in Italia nasce il 25 febbraio del 1922) che ha come scopo fondante l’impegno per la prevenzione oncologica.
In che cosa consiste questo impegno?
«Per noi della Lilt si concretizza nelle campagne di sensibilizzazione per i corretti stili di vita (prevenzione primaria), nelle visite specialistiche per la diagnosi precoce dei tumori (prevenzione secondaria) e nella presa in cura dei malati oncologici e dei loro familiari, per gli aspetti fisico-riabilitativi, psicologici, sociali e occupazionali (prevenzione terziaria). Non meno importante è l’impegno nella ricerca oncologica, con i tanti progetti finanziati e le borse di studio erogate.
Facciamo qualche esempio delle iniziative realizzate ad Asti…
Negli anni passati abbiamo promosso il “Progetto DIANA5”, uno studio sperimentale dedicato alle donne operate di tumore al seno per la prevenzione delle recidive del tumore attraverso un corretto stile di vita. La sperimentazione in collaborazione con l’Asl, coordinatore il dott. Maggiorino Barbero, ha dato i primi risultati positivi dimostrando che un’alimentazione corretta ed una regolare attività fisica possono effettivamente diminuire le recidive della patologia. Terminato lo studio, le volontarie della Lilt hanno continuato ad organizzare lezioni di cucina naturale e preventiva teorico/pratiche aperte a tutta la cittadinanza. La prossima lezione-cena di cucina naturale e preventiva è in programma martedì 4 giugno al Foyer delle Famiglie in via Milliavacca 5.
Lavorate anche sul piano della prevenzione diagnostica…
Abbiamo realizzato nella nostra sede uno Studio medico che ospita mensilmente medici genetisti, dermatologi, senologi, ginecologi e urologi che eseguono visite di prevenzione rese possibili grazie ai contributi solidali dei pazienti che usufruiscono del servizio. L’accesso alle visite specialistiche è possibile tramite prenotazione telefonica al numero 0141-595196 nel seguente orario: lunedi – mercoledi – venerdi dalle 9 alle 12,30; martedi e giovedi dalle 15 alle 19. Presso lo studio medico Lilt possono essere effettuate: visite senologiche, visite dermatologiche per l’individuazione dei melanomi, visite urologiche, consulenze genetiche, esami (pap-test, ecografie).
Visite e diagnosi che si avvalgono anche di stumentazione di alto livello…
Nel 2023, grazie ad un importante contributo economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e alle donazioni di molti cittadini, abbiamo acquistato un ecografo di ultima generazione utile per migliorare il servizio di diagnosi precoce delle patologie oncologiche. L’impegno per migliorare la qualità dei servizi offerti dalla Lilt di Asti continua anche nel 2024 con il proposito di dotarci anche di un videodermatoscopio digitale, strumento fondamentale per effettuare il controllo dei nei ed individuare precocemente i melanomi della pelle.
Il Direttivo dell’associazione
Il Consiglio Direttivo è composto da: Bartolomeo Marino (presidente), Gianni Miroglio (vicepresidente), i consiglieri Claudio Lanfranco, Cristina Gavazza, Dina Calosso, Francesca Dalcielo, Giovanna Ratto, Mauro Musso, Valeria Venezia; tesoriere: Bruno Ballario; Collegio dei Revisori: Ivo Pesato, Vincenzo Cipullo; segreteria: Maura Becce.
L’appuntamento a Fuoriluogo Asti
Il nuovo appuntamento con «Aperitivo solidale» è per mercoledì 29 alle 18 a Fuoriluogo (vicino al Tribunale). A raccontarsi sarà la Lilt, Lega per la lotta ai tumori, che spiegherà con volontari e responsabili dell’associazione l’attvità soprattutto di prevenzione e informazione che svolge nei suoi ambulatori. Presidente della Lilt è il primario emerito di Chirurgia Bartolomeo Marino. L’iniziativa è de La Nuova Provincia, con Obiettivo Monferrato e Csv Asti-Alessandria: un pomeriggio conviviale con il duplice obbiettivo di far conoscere ad un pubblico più largo l’attività delle associazione di volontariato e nel contempo dare un piccolo segnale di solidarietà, offrendo il ricavato dell’aperitivo (costo 10 euro, di cui 5 vanno all’Associazione).
