Erano parecchi anni che non si vedeva ad Asti un progetto così ambizioso, proiettato nel medio e lungo periodo, come il Piano particolareggiato per la riqualificazione di edifici in disuso e aree interne all’ex Caserma Colli di Felizzano. Oggi in parte sede del polo universitario Astiss, l’ex caserma ha finalmente trovato una vocazione definitiva legata allo sviluppo di servizi e ambienti appositamente progettati e costruiti per giovani e studenti.
La Giunta Rasero, con la delibera 403 del 27 settembre, ha approvato il Piano ventennale elaborato dallo studio dell’architetto Massimo Burroni su incarico di Asti Studi Superiori con l’obiettivo di valorizzare i fabbricati esistenti e di completare l’attuazione urbanistica di tutta l’area per farne un polo universitario moderno e più funzionale.
Nel Piano sono stati inseriti interventi di recupero e ristrutturazione di edifici storici, come l’ex Palazzina Comando che dovrà ospitare la nuova residenza universitaria, ma anche la costruzione di nuove aule, laboratori, spazi verdi e, trovando risorse sufficienti, anche di un parcheggio interrato di due piani che eliminerà tutte le auto oggi in sosta in piazzale De André.
Sull’ex Palazzina Ufficiali (o Palazzina Ercole) è già stato stanziato un finanziamento da 1 milione e 760 mila euro affinché sia trasformata in uno studentato in grado di ospitare una trentina di persone. I fondi sono stati reperiti grazie ad Astiss, Miur, alla Fondazione CrAsti e tramite un mutuo acceso alla Banca di Asti.
Anche l’ex Palafreezer sarà ristrutturato, grazie a 3,3 milioni di euro del Pnrr, per trasformarlo in una nuova struttura sportiva polifunzionale a servizio del corso di Scienze Motorie, e più in generale dell’università, ma fruibile anche dal resto della collettività (all’interno saranno realizzare tribune per assistere ed eventi sportivi).
Ma il Piano è molto più ambizioso e non si ferma qui. Nuove aule universitarie e laboratori saranno costruiti nell’edificio attualmente diroccato lungo via Bocca. Anche sulla parte che si affaccia in via Arò si prevede di intervenire con tre ipotesi possibili, una delle quali vuole l’eliminazione totale dell’immobile diroccato nei pressi della rampa di uscita in via Montalenti e la sua ricostruzione sul fianco sinistro dell’area, creando poi un grande spazio pedonale e una nuova rampa di entrata e uscita delle auto a ridosso della Guardia di finanza. Un’altra ipotesi prevede la costruzione della nuova rampa di ingresso, l’attivazione di un’isola pedonale, ma con il mantenimento e ristrutturazione dell’edificio oggi esistente.
Il campus universitario avrà molte più aree verdi perché, nell’ipotesi più ambiziosa (e più costosa), tutte le auto oggi parcheggiate in piazzale de André e nell’area gratuita di via Buonaiuti, vicino all’Agenzia del Territorio, andrebbero sottoterra liberando tutti gli spazi a raso per renderli fruibili da studenti e cittadini. Così facendo, Asti avrebbe finalmente un’area universitaria moderna e sicura anche se la soluzione del parcheggio interrato sarà possibile solo recuperando circa 9 milioni di euro e solo se non ci saranno impedimenti di natura archeologica tali da bloccare l’espansione verso il basso.
In caso contrario “sarà sufficiente” un milione di euro circa per razionalizzare l’attuale parcheggio, che resterebbe a raso, con gli stessi posti auto, una nuova pavimentazione e molte aree verdi, come nel caso del piccolo parcheggio lato corso Alfieri di cui è prevista una totale trasformazione in giardinetto.
Ad oggi sul Piano particolareggiato resta l’incognita dell’ex Palazzina Comando, che si affaccia su corso Alfieri a fianco dell’ex Upim, in cui c’è l’intenzione di creare un altro studentato con 90 posti. Per fare questo Astiss aveva partecipato a un bando ministeriale puntando a ottenere 9.810.000 euro, ma la domanda era stata dichiarata non ammissibile perché nel suo Statuto non era stata esplicitamente indicata, tra le voci delle attività in essere, quella di “student housing”. Il Consiglio comunale aveva quindi votato la modifica dello statuto permettendo ad Astiss di presentare un ricorso di cui si attende l’esito. Ma ormai la strada è segnata e la città, dopo molti anni, ha di nuovo un grande progetto a lungo termine su cui lavorare, più ambizioso dell’inaugurazione dell’ennesima media superficie di vendita.
L’assessore Amasio: «Vorrei che fosse un progetto sostenuto da tutta la città»
Per l’assessore all’Urbanistica Monica Amasio (nella foto in alto), che ha illustrato la pratica in Giunta, il Piano particolareggiato per la riqualificazione dell’ex Caserma «vuole porre tutte le condizioni per raggiungere un grande obiettivo: creare un campo universitario attrattivo, più moderno e molto fruibile sia dagli studenti sia dai cittadini».
Il Piano ha concluso il suo iter amministrativo e dopo la pubblicazione non sono giunte osservazioni in merito. Qualche mese prima dell’approvazione in Giunta, unico organo competente in materia, è stato anche condiviso in un’apposita commissione convocata dalla stessa Amasio. «Ho voluto fare quel passaggio in commissione, dove ci sono stati anche commenti di incredulità, ma è giusto che il progetto sia della città, condiviso e sostenuto al di là degli schieramenti politici. È un Piano ventennale, con enormi investimenti che richiederanno del tempo, ma mi aspetto che tutti capiscano la portata dell’iniziativa dal punto di vista urbanistico, culturale e sociale»
Essendo di competenza esclusiva della Giunta, il Piano particolareggiato non sarà discusso in aula, ma è esecutivo. Parte dei finanziamenti sono già sul tavolo, altri dovranno essere reperiti attraverso bandi o mutui, ma per l’assessore Amasio aver approvato il Piano significa aprire la strada a una riqualificazione urbanistica di un intero quartiere, creare un luogo dove accogliere i giovani e gettare le basi per l’incremento dei corsi universitari.
Il presidente dimissionario Sacco: «Lascio un campus in crescita con 2.200 iscritti»
Da pochi giorni ha annunciato le sue dimissioni dalla presidenza di Astiss, ma Mario Sacco rivendica quanto fatto fino a oggi per l’espansione del campus e di lasciare un polo in crescita in termini numerici e di progettualità. «Quando ho iniziato a ricoprire la carica di presidente di Astiss c’erano circa 1.000 studenti, – osserva – adesso ne abbiamo 2.100, più del doppio a cui si aggiungono circa 300 docenti e tutte le attività collaterali del polo che rappresentano una ricaduta economica per la città».
Un’università in crescita che guarda al futuro confidando di ottenere nuovi finanziamenti per completare tutti i progetti inseriti nel Piano particolareggiato. «Astiss ha presentato un Piano particolareggiato di grande respiro e di cui diversi interventi sono già finanziati, come quelli sulla Palazzina Ufficiali e sul Palafreezer. Per la Palazzina Comando sarebbe interessante investire i fondi del Pnrr – aggiunge Sacco – mentre per il resto, come il parcheggio interrato, tutto dipenderà se Asti, politicamente, avrà la forza di partecipare e vincere altri bandi».
Certo rimuovere le auto da piazzale De André sarebbe la ciliegina sulla torta «perché – conclude Sacco – si creerebbero spazi verdi, ma anche luoghi che potrebbero ospitare installazioni sportive per il corso di Scienze Motorie e per le associazioni che useranno l’ex Palafreezer, al pomeriggio e di domenica, quando non ci sono le lezioni».