Ingaggiato da San Marzanotto
Momento magico per il fantino astigiano Donato Calvaccio. Prima il successo del suo purosangue River Jordan in una corsa in ippodromo a Varese, poi, a distanza di poche ore, l’ufficializzazione dell’ingaggio da parte del Comitato di San Marzanotto, guidato dal Rettore Emil Dovico, in vista del prossimo Palio.
«Due grandi soddisfazioni – esordisce Calvaccio – vicinissime nel tempo. Ad iniziare dalla vittoria del mio purosangue River Jordan a Varese e a seguire la ghiotta opportunità che mi è stata offerta di tornare a correre ad Asti.»
Dopo un anno di assenza (ultima apparizione in Piazza Alfieri nel 2018 per Castell’Alfero) Calvaccio tornerà pertanto a disputare il nostro Palio. Gli domandiamo di raccontarci lo sviluppo degli eventi e come e quando sia giunta la chiamata di San Marzanotto.
«Con la dirigenza oro-blu mi ero già sentito tempo fa, nell’inverno. Mi dissero che erano pure in parole con un altro fantino dal quale aspettavano una risposta. Ci fu silenzio per qualche tempo e io sinceramente credevo che la mia candidatura fosse venuta a cadere.»
Sostituirà Chessa
Arrivò infatti l’ufficializzazione dell’ingaggio di Andrea Chessa…
«Esatto, ma un paio di mesi fa mi richiamarono dicendo di aver interrotto il rapporto con Chessa e che avrebbero concentrato le loro attenzioni sul sottoscritto. Una decisione la loro che mi ha ovviamente riempito di soddisfazione.»
Parliamo di mezzosangue: ti sei già messo al lavoro per individuare un soggetto ad hoc?
«Si, non ho perso tempo e mi sono mosso visionando alcuni soggetti che reputo interessanti. Non escludo la possibilità di comprarlo un mezzosangue, ma sono valutazioni da sviluppare con grande attenzione. Dopo la pausa forzata del 2020 sarà oltremodo difficile raggiungere la finale nel 2021, vista la fame di vittoria da parte dei soliti tre o quattro Comitati più ambiziosi e l’elevato livello tecnico degli esemplari che porteranno al canapo. Ho parlato di finale poichè per quanto mi riguarda sarà l’obiettivo minimo del quale andrò a caccia per San Marzanotto.»
Palio 2020: difficile si corra….
Il tempo per lavorare non manca, poiché, anche se da parte dell’Amministrazione non è ancora giunta la comunicazione ufficiale dell’annullamento del Palio 2020, ben difficilmente quest’anno si correrà.
«Lo penso anch’io. Muoversi per tempo però non guasta.»
Le parole del Rettore di San Marzanotto Emil Dovico sul cambio di fantino e la scelta di Calvaccio.
«Abbiamo dovuto rivedere le nostre scelte e rivalutare le situazioni in considerazione del periodo di lockdown che abbiamo attraversato. Non è stato possibile organizzare eventi e dal punto di vista economico il momento non è certo entusiasmante. Abbiamo operato una scelta precisa e con Calvaccio, un fantino locale che ha sempre saputo farsi apprezzare, puntiamo a raggiungere gli obiettivi che tenevamo nel mirino. Una finale sarebbe per noi un traguardo di notevole importanza.»
Grande momento anche in ippodromo
Tornando a Donato Calvaccio, abbiamo allargato con lui il discorso andando a rivivere la vittoria del suo purosangue River Jordan in ippodromo.
«E’ un bel cavallino, rapido e molto adatto alle corte distanze. Sui 1000-1200 metri riesce ad esprimersi al massimo.E’ un sauro di cinque anni. A Varese l’ha montato assai bene FedericoBossa, vincendo con un paio di lunghezze di margine sul favorito Prince Caspian. Sempre a Varese, nelle ultime quattro uscite, aveva ottenuto tre secondi posti.»
Ed è un cavallo che ha già respirato anche aria di Palio….
«Si, l’ho portato a Legnano l’anno scorso e l’ho montato nella “Provaccia” per la Contrada di San Bernardino. In batteria gli ho chiesto molto nei primi due giri e nel finale gli è mancata un po’ la benzina. Prestazione comunque dignitosa la sua.»
«Dovrebbe correre – conclude Calvaccio – l’11 agosto e poi il 22 dello stesso mese. Vedremo se confermerà quanto di buono ha finora messo in mostra.»
Nelle foto: Donato Calvaccio con i dirigenti di San Marzanotto e la vittoria del suo River Jordan a Varese