Cerca
Close this search box.
OLYMPUS DIGITAL CAMERA
Attualità
Riconoscimento

Moncalvo: alla memoria del maestro Pavese il premio Caccia

La consegna è prevista per sabato 7 ottobre alle 16, nella chiesa parrocchiale di San Francesco

Il “Premio Guglielmo e Orsola Caccia” viene assegnato quest’anno alla memoria di Mario Pavese (foto), l’indimenticabile artista di cui ricorre il centenario della nascita. Pavese è stato il pittore il cui sguardo carico di umanità e tenerezza per Moncalvo, il Monferrato e la sua gente ci ha lasciato in eredità un patrimonio artistico, antropologico e culturale inimitabile e irripetibile.

La consegna del Premio avverrà a Moncalvo, sabato, 7 ottobre alle 16, nella chiesa parrocchiale di San Francesco che ospita i gioielli di quell’arte post-rinascimentale che ha avuto, fra gli interpreti eccellenti, i pittori Guglielmo e Orsola Caccia, padre e figlia. Il Premio alla memoria di Pavese è stato fortemente voluto dall’Associazione “Guglielmo e Orsola Caccia” alla quale appartengono le Guide volontarie che da maggio a ottobre, nella prima e nella terza domenica del mese, accompagnano i turisti nella visite ai dipinti dei due pittori.

Sono state la sensibilità e il talento artistico che hanno permesso a Pavese di fotografare nella memoria, fin da ragazzo, i soggetti delle sue opere: le scene di vita, i volti, i personaggi, i colori della natura e poi i portici della piazza, via XX settembre (“la Fracia”), il Rinchiuso (“l’Arciuss”), l’autunno, la neve, il temporale, i ricordi che ci ha lascato nei suoi quadri.

Moncalvo ha un debito con l’arte di Pavese. La rappresentazione stilizzata del pittore Guglielmo Caccia, realizzata dall’artista, campeggia oggi sul grande pannello che si trova all’inizio di corso di corso 25 Aprile. E la figura del trifolau disegnato da Pavese è il logo che accompagna da anni la Fiera nazionale del Tartufo. Pavese, nato a Torino nel 1923 da genitori moncalvesi, è morto nel 2013.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale