Sono stati i figli del maestro Mario Pavese a ritirare il “Premio Guglielmo e Orsola Caccia” che, quest’anno, è stato assegnato alla memoria del padre, l’indimenticabile artista di cui ricorre il centenario della nascita. A tracciare il profilo arme Pavese, il cui sguardo carico di umanità e tenerezza per Moncalvo, il Monferrato e la sua gente, ci abbia lasciato in eredità un patrimonitistico e umano di Pavese c’erano il giornalista Mauro Anselmo, lo storico Alessandro Allemano e l’ex sindaco Aldo Fara. Da tutti è emerso coo artistico, antropologico e culturale inimitabile e irripetibile.
Il Premio è stato fortemente voluto dall’Associazione “Guglielmo e Orsola Caccia” alla quale appartengono le Guide volontarie che da maggio a ottobre, nella prima e nella terza domenica del mese, accompagnano i turisti nella visite ai dipinti dei due pittori. Moncalvo ha un debito con l’arte di Pavese che ha spauto fotografare le scene di vita, i volti, i personaggi, i colori della natura e poi i portici della piazza, via XX settembre (“la Fracia”), il Rinchiuso (“l’Arciuss”), l’autunno, la neve, il temporale, i ricordi che ci ha lascato nei suoi quadri.