Il 2025 si apre con una notizia positiva per Moncalvo: nell’ultimo anno il paese ha nuovamente visto un segno positivo davanti al numero di variazione della popolazione. Quasi mezzo punto percentuale di crescita dicono i dati Istat, che segnalano anche per quest’anno, dopo una discesa dei numeri lunga oltre 16 anni, un aumento, sebbene molto contenuto, degli abitanti in città. Sono 2.766 i residenti in città (1.318 uomini e 1.448 donne, leggermente superiori), 9 in più di quanti erano segnalati parte della comunità aleramica nello stesso periodo dell’anno precedente.
Aumentano anche le famiglie, sebbene di poco: dalle 1.057 del 2023 si passa alle 1.063 del 2024, con una media di 2,6 unità per ciascuna, un dato piuttosto basso ma al di sopra di una media nazionale che vede ormai una media di 2,3. Sono molto lontani i tempi in cui la popolazione di Moncalvo superava addirittura le 5 mila unità (correva infatti il 1881, ventennale dell’Unità d’Italia e due secoli or sono) ma a ben guardare non occorre il binocolo ma solo buona memoria per pensare ai “bei tempi che furono”: dopo una leggera flessione all’inizio del 2000 ma senza particolari conseguenze, dal 2009 in poi il numero degli abitanti è progressivamente crollato di anno in anno, scendendo sotto i 3.000 nel 2017 e perdendo oltre 500 unità in meno di vent’anni. Un trend purtroppo comune a tutto il territorio cui viene posta la parola fine, almeno per quest’anno.
Resta stabile la percentuale di stranieri residenti in città: dai 287 del 2023 si è passati nel 2024 a 299, di cui 146 uomini e 153 donne. Fra questi, che costituiscono oltre il 10% della popolazione aleramica, spiccano le comunità romena e albanese, rispettivamente composte da 115 e 78 individui, seguita da un sempre stabile numero di persone di origine filippina (26, contro le 27 dell’anno precedente).
Il dato negativo viene invece rappresentato dai matrimoni, in nettissimo calo rispetto al 2023: sono solamente 5 infatti le unioni registrate, ben 12 in meno rispetto al dato dell’anno precedente e in netto calo anche rispetto agli anni passati; in crescita invece i decessi: nell’ultimo anno si sono registrati 47 addii fra i residenti del capoluogo aleramico, 26 uomini e 21 donne, contro le 42 dell’anno precedente: un dato purtroppo in linea con l’invecchiamento della popolazione di tutta la penisola.