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Prosegue la dialettica

Moncalvo, il sindaco su bando borghi: «Tutto da rifare da capo»

L’opposizione: «Si rimbocchi le maniche e adempia al dovere datogli dai moncalvesi»

Non sembra placarsi la dialettica fra maggioranza e minoranza, iniziata con decisione fin dall’indomani delle elezioni comunali di giugno che hanno visto il passaggio di testimone da Cristian Orecchia, sindaco uscente e sostenitore della candidatura di Andrea Giroldo, ex vicesindaco e ora capogruppo della minoranza, a Diego Musumeci.

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il sindaco ha relazionato in merito ai progetti relativi al “bando borghi”, intrapresi a partire dal 2022: «Oggi in questa sede – ha dichiarato – è doveroso tracciare una linea netta che marchi il confine tra ciò che è stato fatto in passato da chi ci ha preceduto e ciò che sarà realizzato in futuro da noi. Il progetto “bando borghi” si compone di ben 17 linee di intervento di cui dieci sul Comune di Moncalvo. Nell’ultima riunione operativa con il Ministero ci è stato comunicato che i nostri 24 partenariati pubblico-privato (PPP) con altrettante figure private, sono nulli perché realizzati contravvenendo alle disposizioni che regolano i PPP onerosi e a titolo gratuito. Non è stata, infatti, seguita l’obbligatoria procedura di evidenza pubblica di manifestazione di interesse nella scelta dei partner che non possono in alcun modo essere scelti a priori dalle pubbliche amministrazioni. Ci toccherà ricominciare da capo».

Musumeci ha poi discusso uno per uno dei singoli progetti in ballo ovvero l’ampliamento del museo, la realizzazione del “pub museum”, il restauro dei camminamenti del castello, il potenziamento dell’ufficio turistico e creazione della sala polifunzionale per eventi culturali, herritage exhibitions, experientia e co-spaces in collina, il potenziamento offerta teatrale e festival cacciano, l’open biblio e archivio, il polo museale diffuso tra i sentieri del Caccia, e la “tartufaia didattica”.

«L’insicurezza che abbiamo percepito in consiglio da parte del sindaco sul bando borghi ci preoccupa seriamente e la riteniamo inaccettabile – ha ribattuto Andrea Giroldo – ha ereditato un progetto enorme di rilancio della città e contributi a fondo perduto per le imprese senza precedenti, cosa che tanti sindaci d’Italia possono invidiargli. Ci aspettiamo che si rimbocchi le maniche e adempia al dovere, che gli hanno dato i moncalvesi, di realizzare con convinzione questo progetto così importante per la comunità anziché perdere tempo ad attribuire presunte colpe alla vecchia amministrazione sulla burocrazia».

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